“Investire in infrastrutture con piani a lungo termine vuol dire progettare il futuro del Paese e di un’Europa sempre più integrata creando lavoro, innovazione e crescita economica. In Italia tutte le grandi infrastrutture sono state oggetto di polemiche prima e durante la loro costruzione. Basta pensare alle grandi critiche riservate all’Autostrada del Sole. È quanto succede anche oggi con il Ponte sullo Stretto di Messina, ma siamo convinti che il buon senso e la voglia di crescere del Sud prevarrà”. Lo ha dichiarato Pietro Salini, nella foto, amministratore delegato Webuild, intervenuto alla tavola rotonda ‘Mobilità e sfide future, tra sviluppo delle reti e crescente instabilità globale’, organizzata a latere dell’incontro dei Ministri dei Trasporti del G7 da Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come occasione di confronto tra i principali stakeholder del settore sulle sfide più urgenti che riguardano la mobilità.
Il Paese sta vivendo oggi una fase di forti investimenti in infrastrutture anche grazie al PNRR, ma secondo Salini è necessario muoversi a 360 gradi, investendo anche in formazione. “È quello che Webuild sta facendo con Cantiere Lavoro Italia, programma di formazione e impiego ideato per supplire alla mancanza di personale specializzato nel Paese, considerando che solo Webuild prevede l’assunzione di 10mila persone nei prossimi due anni, soprattutto nel Sud Italia e in Sicilia, di cui 2mila già assunte. Questa Regione sta vivendo una fase di investimenti infrastrutturali mai vissuta prima, ed in questo senso il Ponte sullo Stretto di Messina è fondamentale considerando l’investimento di 100 miliardi di euro sull’alta velocità nord sud, e quello sulla direttrice Palermo-Catania-Messina”.
Salini ha poi ricordato che Webuild in Italia sta realizzando 31 grandi opere con investimenti che coinvolgono anche una filiera di 16.500 imprese, portando sui territori lavoro di qualità, formazione, legalità, competenze, sicurezza sul lavoro e attività di ricerca. “Le nostre opere sono il risultato di un sistema di filiera di settore virtuoso che si deve sempre più rafforzare per realizzare le opere del futuro. E l’impegno del Gruppo non è solo per la costruzione, ma anche per attività collaterali come la manutenzione delle TBM, le grandi frese meccaniche che scavano gallerie, o la fabbricazione di componenti come i conci, i segmenti impiegati per il rivestimento dei tunnel. Un sistema di imprese coese, virtuoso e competitivo, è alla base del nostro lavoro in Italia e nel mondo e ci permette di essere chiamati nei più grandi progetti nazionali e internazionali, come successo per la linea ad alta velocità ferroviaria in Texas o per il progetto futuristico di Trojena in Arabia Saudita”.