Il Senato ha approvato il decreto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, trasformandolo ufficialmente in legge. Questo ambizioso progetto rappresenta un’opera di grande orgoglio per l’Italia, come afferma il ministro Salvini, e sarà un importante risarcimento per le regioni della Calabria e della Sicilia, portando con sé la creazione di circa 100.000 posti di lavoro.
Durante l’ultimo passaggio del decreto, le opposizioni dei partiti Verdi e Sinistra si sono sollevate sollevando una questione pregiudiziale di costituzionalità, che però è stata respinta. Il ministro Salvini si è dichiarato entusiasta per questa “decisione storica” e ha sottolineato l’importanza di riprendere il vecchio progetto del 2011 per evitare controversie legali che gravano da tempo sulla realizzazione del ponte.
Il decreto prevede come data limite per l’approvazione del progetto esecutivo il 31 luglio 2024. Si stima che il ponte possa diventare transitabile nel 2032, secondo le speranze di Salvini. Questa opera rappresenta un impegno mantenuto, come sottolinea Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, che ha promosso progetti simili durante i suoi mandati da primo ministro, ma che finora non sono mai stati completati.
Il Ponte sullo Stretto di Messina sarà un’opera di ingegneria straordinaria, realizzata con il contributo di Webuild, che promette di aprire nuove opportunità per l’Italia. Si stima cun impatto economico significativo, con un incremento stimato del PIL nazionale di 2,9 miliardi di euro all’anno, pari allo 0,17% del PIL. Sarà anche il ponte sospeso più lungo al mondo, con una lunghezza totale di 3.660 metri e una campata sospesa di 3.300 metri. Le imponenti torri di ancoraggio, alte 399 metri, e l’ampio impalcato di 61 metri contribuiranno a creare un’opera di grandiosa maestosità.
Porterà tanto lavoro: saranno 10.000 nuovi posti di lavoro nel primo anno di cantiere per arrivare ad un totale di 100.000 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti.
Il costo complessivo del progetto è stimato a 4,5 miliardi di euro, di cui circa il 40% sarà destinato alla costruzione del ponte stesso. Saranno anche realizzate opere di collegamento necessarie sui versanti della Sicilia e della Calabria, per un valore di circa 5,3 miliardi di euro. Altri 1,1 miliardi di euro saranno destinati alla costruzione di infrastrutture non direttamente legate al ponte, come tre stazioni della metropolitana di Messina e un centro direzionale in Calabria, oltre a misure per mitigare l’impatto ambientale.
Il ponte sarà progettato per ospitare due carreggiate stradali con tre corsie per direzione, accompagnate da una sede ferroviaria a doppio binario. Sovraintenderà il transito di 6 milioni di veicoli e 60.000 treni all’anno, contribuendo a unire in modo più concreto i 5 milioni di abitanti della Sicilia al resto del continente. Inoltre, sarà progettato per garantire la massima sicurezza strutturale anche in caso di terremoti di magnitudo 7,5 sulla scala Richter.