Eccoci in provincia di Trento, a pochi chilometri dal limpido Lago di Tenno e non lontano da Riva del Garda. Nel borgo, solo una manciata di abitanti, forse un’ottantina, che ne preservano l’autenticità. Il nome Canale deriva dalla posizione del borgo, incastonato in una gola, quasi un “canale” naturale, tra le montagne. La specificazione “di Tenno” lo lega indissolubilmente al vicino lago omonimo e al comune di appartenenza. I cenni di storia sono affascinanti: le sue origini risalgono al Medioevo, e il borgo ha conservato quasi intatto il suo impianto urbanistico originario. Un tempo era un punto di passaggio fondamentale per i contadini e i commercianti che si spostavano tra le valli. Le sue case in pietra, con i tetti a vista e i ballatoi in legno, si stringono le une alle altre creando un dedalo di vicoli, sottopassi e cortili che sembrano trasportare indietro nel tempo. Questa sua straordinaria conservazione gli ha valso il riconoscimento di essere un gioiello del turismo locale.
Oggi potete perdervi tra i suoi stretti vicoli, ammirare le fontane e le piazze silenziose, come la suggestiva “Piazzetta degli Artisti”. Canale di Tenno è anche sede della Casa degli Artisti “Giacomo Vittone”, un centro culturale che ospita mostre, laboratori e residenze artistiche, mantenendo viva l’anima creativa del luogo. Durante l’estate, il borgo si anima con eventi culturali e rievocazioni storiche che celebrano le tradizioni locali. Ci meritiamo come sempre qualche piacere gastronomico. Non potete lasciare Canale senza aver assaggiato la “carne salada”, una specialità tipica della zona, spesso servita cruda e condita con olio e pepe, o cotta alla piastra. Accompagnatela con i fasoi en braghete, fagioli borlotti e pasta, un piatto semplice ma gustoso. Un’altra delizia sono le polente variegate, magari con funghi porcini raccolti nei boschi circostanti. Per chiudere in bellezza, un buon bicchiere di Nosiola, un vino bianco autoctono del Trentino, o un rinfrescante succo di mela locale.