Il Banking Services Portfolio Lead di ANZ, Nigel Dobson, ha affermato che “studiando la tecnologia, abbiamo constatato che si tratta di un importante evoluzione del protocollo per l’infrastruttura finanziaria” e che, quella tradizionale, non può non farci caso.
Dobson ha inoltre fatto notare che la crescita della tecnologia crypto relativa agli ultimi 12-18 mesi ha interessato molto la curiosità della banca perché “tale quantità di denaro non è più ignorabile. Abbiamo tenuto d’occhio il mondo DeFi (Finanza Decentralizzata) e lo spazio valutario. La qualità e quantità di denaro che si sta muovendo in questi processi ci fa pensare: ‘beh, cosa sta succedendo esattamente?'”, e se a dirlo è un banchiere con alle spalle più di 30 anni di carriera ed esperienza in Barclays, Citibank e ANZ, sicuramente c’è da prestare attenzione.
Per rendere al meglio l’impatto delle criptovalute e la loro tecnologia, Dobson ha paragonato questo fenomeno agli effetti di trasformazione che Internet ha avuto sul commercio globale nei primi anni 2000, aggiungendo anche che “stiamo osservando un nuovo cambiamento radicale. Ci stiamo spostando verso un sistema più decentralizzato, probabilmente più affidabile, più sicuro, più veloce, più economico, migliore – seppur ancora da dimostrare – ma se la tesi che questi protocolli possano generare risultati migliori e nuovi modelli di business, allora non possono essere ignorati”.