Si tratta di una delle nuove misure contenute nel decreto legge in materia fiscale e lavorale
Il focus è sulla flessibilità delle rate e sui tempi più lunghi, con l’art. 1 che prevede la riammissione nei termini tutti quei contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio. L’art. 2, invece, riguarda proprio la modifica delle tempistiche per le tempistiche delle cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 e l’art. 3 estende il numero di quelle rate che, se non pagate, causerebbero la decadenza dei provvedimenti di rateizzazione in corso prima della sospensione causata dal Covid 19.
Se il pagamento arriva con un ritardo di non più di 5 giorni, l’effetto d’inefficacia non si produce e gli interessi non vengono calcolati. Inoltre, in virtù dell’art. 2, il termine per pagare le cartelle notificate dall’agente predisposto alla riscossione, dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, è di 150 giorni in più. Per chi si trovasse in condizione di obiettiva difficoltà, sono ammessi piani di dilazione con relativa sospensione delle rate dal 31 ottobre 2021, con un passaggio del numero da 10 a 18 rate.