
L’Africa potrebbe perdere fino a 50 miliardi di dollari all’anno entro il 2040 se il crescente impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sui mezzi di sussistenza non sarà fermato. Lo ha affermato ieri il presidente della Banca africana di sviluppo (Afdb), Akinwumi Adesina, intervenendo al vertice internazionale virtuale sul clima indetto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Secondo Adesina il continente già perde tra i 7 ei 15 miliardi di dollari ogni anno a causa dell’impatto del cambiamento climatico. L’economista nigeriano ha ricordato che l’Africa, continente che emette meno emissioni di carbonio, subisce il peggiore impatto del cambiamento climatico, che si manifesta con siccità, inondazioni e invasioni di parassiti. “Occorre dare una spinta all’Africa affinché abbia la possibilità di adattarsi a ciò che non ha causato” ha detto Adesina, secondo il quale sebbene l’elezione di Biden abbia portato una rinnovata speranza nello sforzo mondiale per affrontare il cambiamento climatico, è ancora necessaria un’azione globale per frenare la minaccia.
“All’Afdb, guidiamo questo sforzo per l’Africa. Abbiamo stanziato 25 miliardi di dollari per il finanziamento del cambiamento climatico nei prossimi quattro anni. La nostra quota di finanziamento dedicata al clima è passata da appena il 9% nel 2016 al 35% nel 2019 e raggiungeremo il 40% quest’anno “, ha affermato. “La banca – ha detto – mira a un impatto positivo su 40 milioni di agricoltori coinvolgendoli in pratiche agricole rispettose del clima e accelerando la transizione verso le energie rinnovabili. Cinque capi di Stato africani sono invitati, assieme ad altri 35 leader mondiali, al vertice sul clima iniziato ieri, in concomitanza con la Giornata mondiale della Terra, su iniziativa del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
L’intento di questo incontro è quello di stimolare l’azione delle principali economie mondiali per affrontare la crisi climatica I temi del vertice sul clima includono la transizione verso una nuova economia basata sull’energia pulita, il ruolo delle soluzioni basate sulla natura nel raggiungimento dello zero netto entro il 2050 e l’adozione di tecnologie trasformative accessibili per aiutare a ridurre le emissioni e stimolare l’adattamento ai cambiamenti climatici. Altri temi del vertice guidato dagli Stati Uniti includono la mobilitazione di finanziamenti del settore pubblico e privato per aiutare i Paesi vulnerabili a far fronte ai cambiamenti climatici e la creazione di nuove opportunità economiche e nuove industrie verdi per il futuro.