Dall’altra parte resteranno software e servizi alle imprese. Le due nuove realtà avrebbero un fatturato simile di 55 miliardi di dollari. La mossa per rivitalizzare un business che fatica a tenere il passo dei tempi. Hp si fa in due: Pc e stampanti verso lo scorporoMILANO – Il colosso Usa della Silicon Valley, health Hewlett Packard, progetta di scorporare il gruppo in due società. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo il quale Hp mira a focalizzarsi sulle attività di servizi al mercati. La mossa potrebbe essere annunciata oggi stesso. Hp ha 300 mila addetti e un fatturato di 112 miliardi di dollari. L’obiettivo è quello di separare i business dei pc e delle stampanti da quello dell’informatizzazione delle grandi aziende e dei servizi al mercato. Il piano di spin-off, annota il Financial Times, porrebbe fine a un capitolo controverso della storia di Hp, aperto 13 anni or sono quando l’allora amministratore delegato Carly Fiorina ha deciso di acquistare Compaq Computer, uno dei più grandi produttori di personal computer degli Stati Uniti. Una mossa che era stata avversata da alcuni membri delle famiglie fondatrici di Hp, che per poco non si tramutarono in un veto da parte degli azionisti all’operazione. La manager che ha realizzato l’acquisizione ha poi faticato a integrare la nuova arrivata nel gruppo, anche se per alcuni analisti la presenza di Compaq ha dato ad Hp un vantaggio strategico nel mercato dei server, che si basano su tecnologie simili. Dopo Fiorina è stata la volta di Meg Whitman, un tempo in eBay, che ha dovuto innanzitutto puntare al taglio dei costi per puntellare le finanze del gruppo, anche se è mancata la crescita dei ricavi: dopo gli ultimi piani svelati, la cura dimagrante per l’organico di Hp è di circa 50mila persone. Ora, con l’annuncio atteso della divisione, si creerebbero due realtà grossomodo equivalenti dal punto di vista dei volumi: stampanti e Pc nell’ultimo esercizio hanno registrato 55,9 miliardi di ricavi, contro i 55,7 miliardi di computer per le aziende, servizi e software. Anche separate, entrambe le compagnie sarebbero tra le 50 maggiori degli Usa, secondo la consueta classifica Fortune.
Fonte: La Repubblica