ELOGIO PROVOCATORIO DEL GIOCO D’AZZARDO

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ELOGIO PROVOCATORIO DEL GIOCO D’AZZARDO

elogio i bari

Sin dalla prima pagina l’autore sfida il lettore. Azzarda, ambulance come del resto ci si aspetta da un libro con questo titolo. La tesi è semplice: in fondo il gioco d’azzardo fa bene, è da elogiare perché rappresenta una palestra, un’officina nella quale trovare gli strumenti giusti che servono per affrontare la vita. Perciò il gioco è educativo: insegna a vincere e a perdere, insegna a saper fare la scelta giusta, sapersi ritirare o rilanciare. Insomma, la tesi di Lanza non è political correct e lui lo sa. Per questo ci gioca. Ma fate attenzione: se anche non siete d’accordo, non scommettete che l’autore non sappia sedurvi. Oppure fatelo, ma a vostro rischio. Lanza si muove con agio fra la storia e la teoria del gioco d’azzardo: racconta storie, rievoca partite memorabili, ricostruisce eventi, fa incursioni nella letteratura e nel cinema (utili le appendici, con una serie di aneddoti, filmografia e altre curiose notizie). Una lettura piacevole su un tema delicato, qui affrontato sì in maniera provocatoria ma anche con intelligenza. Motivo per cui, alla fine, si guarderà al gioco con indulgenza (non quello patologico). E se avevate scommesso, toccherà ammettere che questa mano va all’autore.

di Marco Filoni

La Repubblica 22 – 07 – 2013


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