Nei prossimi cinque anni investirà 5 mld in Autostrade e 2,5 mld in Aeroporti di Roma. Obiettivo: crescere nel mondo. A breve le offerte per Aspi
Atlantia punta a investire, nei prossimi cinque anni, oltre 5 miliardi di euro in Autostrade per l’Italia e circa 2,5 miliardi con Aeroporti di Roma. Ma, ha sottolineato l’a.d. Giovanni Castellucci in un incontro con la comunità finanziaria, «l’obiettivo strategico è anche crescere sul fronte internazionale, aumentando l’ebitda realizzato da business internazionali rispetto al 25% del totale a oggi».
Nel 2017 nascerà una struttura articolata in quattro principali piattaforme industriali, che saranno organizzate in specifiche aree di business: Autostrade italiane, con Autostrade per l’Italia (Aspi), svolgerà il ruolo di capogruppo operativa e continuerà a detenere le partecipazioni di controllo nelle altre società autostradali italiane; Autostrade estere, che oggi includono le partecipazioni in Grupo Costanera e Los Lagos in Cile, Atlantia Bertin Concessoes in Brasile e Stalexport in Polonia, il cui controllo sarà trasferito da Autostrade per l’Italia ad Atlantia; Aeroporti, con Aeroporti di Roma (Adr) e Aèroports de la Cote d’Azur (Aca); Altri business correlati, che, oltre a Pavimental e Spea Engineering, includerà Telepass e Etc, il cui controllo sarà trasferito da Autostrade per l’Italia ad Atlantia, con l’intento di promuovere sempre più all’estero il business dei sistemi di pagamento automatizzati per la mobilità.
«La nuova struttura organizzativa consentirà di sviluppare ciascuna area di business in modo indipendente, consentendo, laddove necessario, anche l’apertura del capitale a partner internazionali», ha precisato Castellucci. «Atlantia è un player internazionale e ha sicuramente le capacità finanziarie per reperire sui mercati dei capitali le risorse necessarie, ma tra i finanziatori oggi maggiormente interessati a investire nel settore ci sono anche grandi fondi pensione e sovrani che vogliono investire in Italia.
Di qui l’opportunità di una marcia in più, aprendo il capitale di Aspi a partner internazionali, per poi reinvestire maggiormente all’estero».
Gli obiettivi economico-finanziari individuano per il quadriennio 2016-2020 ricavi in crescita dagli attuali 5,5 a 6,8 miliardi di euro, un incremento dell’ebitda di circa il 7% medio annuo, con la distribuzione di dividendi in crescita del 10% annuo e un rapporto fra indebitamento finanziario e ebitda in diminuzione. I target al 2020 per i diversi settori operativi del gruppo individuano un ebitda in crescita del 4% medio annuo per le autostrade italiane e dell’11% per quelle estere, oltre a un +7% per Adr.
A proposito della cessione del 15% di Autostrade per l’Italia, Castellucci ha riferito che «ci aspettiamo di avere le offerte vincolanti e di firmare il contratto preliminare entro febbraio: le offerte non vincolanti sono attese presto, entro qualche settimana». Per la quota di Aspi «c’è molto interesse». Atlantia non intende invece cedere una quota di minoranza in Adr: «Mai dire mai, ma oggi non la stiamo considerando».
A Piazza Affari il titolo Atlantia è terminato in calo dello 0,18% a 22,56 euro.
Italia Oggi