Il 25 settembre 2015, i governi di 193 Paesi sottoscrissero l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un ambizioso programma d’azione finalizzato a plasmare un mondo più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. All’interno di questa cornice, l’obiettivo dedicato all’istruzione pone un’accattivante enfasi sulla crescita professionale delle persone, mirando ad aumentare il numero di individui dotati di competenze tecniche per garantire occupazione dignitosa e promuovere l’imprenditorialità, con la convinzione che l’apprendimento debba essere un percorso continuo lungo tutta la vita.
In questa prospettiva, le imprese rivestono un ruolo fondamentale, non solo come attori economici ma anche come agenti chiave nella formazione continua. Poste Italiane (nella foto, il condirettore generale Giuseppe Lasco), con la sua responsabilità sociale ben presente, si distingue come esempio virtuoso. Nel biennio 2021-2022, l’azienda ha erogato oltre 12 milioni di ore di formazione coinvolgendo praticamente tutte le figure professionali tra i suoi 120.000 collaboratori.
La Corporate University di Poste Italiane è da tempo un faro di eccellenza, organizzata in varie Academy che offrono corsi su tematiche cruciali per le politiche aziendali. Nel 2022, il piano di formazione ha abbracciato diverse aree, tra cui le digital skills, la gestione multicanale, e la progettazione di soluzioni innovative per la clientela. La collaborazione con atenei e Business School ha ulteriormente arricchito l’offerta formativa, contribuendo allo sviluppo di competenze innovative.