Due nuovi candidati vaccini inducono risposte immunitarie nei topi e potrebbero aumentare la possibilità di debellare la poliomielite. Lo dimostra uno studio condotto dall’Università della California, San Francisco, e dall’Università del Texas Medical Branch, Galveston, pubblicato si Nature. I candidati vaccini, basati su una versione indebolita del poliovirus, rispetto ai vaccini precedenti, hanno mostrato meno probabilità di provocare varianti virulente del poliovirus. La poliomielite, spesso chiamata polio o paralisi infantile, è una malattia acuta, virale, altamente contagiosa che si diffonde da individuo a individuo principalmente per via oro-fecale. Se il virus penetra nel sistema nervoso centrale, dove colpisce prevalentemente i neuroni motori, può comportare debolezza muscolare e paralisi flaccida acuta, causata da tre diverse versioni o sierotipi, del poliovirus. I tipi 2 e 3 di poliovirus wild-type sono stati eradicati nell’ultimo decennio, grazie allo sviluppo di vaccini che utilizzano una versione inattivata del virus o poliovirus attenuati, ovvero versioni sufficientemente indebolite da non causare malattie, ma che comunque provocano una risposta immunitaria. Tuttavia, il poliovirus wild-type di tipo 1 causa ancora malattie in aree come l’Afghanistan e il Pakistan, dove continuano a circolare altri due tipi di poliovirus che derivano dall’evoluzione del virus del vaccino in una forma virulenta.Il nuovo vaccino orale contro la polio di tipo 2 (nOPV2), sviluppato di recente, che utilizza un virus vivo attenuato, ha dimostrato di essere efficace nell’indurre una risposta immunitaria, pur rimanendo geneticamente stabile, ed è stato utilizzato contro le varianti di poliovirus derivate dal vaccino. Questa stabilità è dovuta all’inclusione di specifiche componenti genetiche che impediscono al virus di riacquistare infettività. Sulla base di questo approccio, Raul Andino, dell’Università della California, San Francisco, Andrew Macadam, dell’Università del Texas Medical Branch, Galveston, e colleghi hanno sviluppato vaccini per i tipi 1 e 3 di poliovirus wild-type, rispettivamente nuovo vaccino orale contro la polio di tipo 1 (nOPV1) e nuovo vaccino orale contro la polio di tipo 3 (nOPV3). Gli esperimenti sugli animali e il sequenziamento profondo confermano che i candidati vaccini rimangono stabili anche se si verificano piccole mutazioni dopo la vaccinazione. I ricercatori riferiscono inoltre che i nuovi vaccini orali contro la polio di tipo 1 (nOPV1) e di tipo 3 (nOPV3) si sono dimostrati molto sicuri nei topi. La somministrazione congiunta dei nuovi vaccini orali contro la polio di tipo 1 (nOPV1), di tipo 2 (nOPV2) e di tipo 3 (nOPV3), nei topi, ha portato alla produzione di anticorpi contro tutti e tre i tipi di poliovirus che li ha protetti dalla malattia.