Il 2022 si è rivelato un anno caratterizzato da un’importante ripresa per il mercato immobiliare nel Sud Sardegna, in cui si è avuto un buon incremento delle compravendite. Il 10% degli acquirenti è rappresentato da investitori stranieri o italiani che arrivano da altre regioni della Penisola. I valori di mercato sono rimasti invariati e, in linea di massima, i prezzi sono restati stabili, con una diminuzione sui tempi medi di vendita per gli immobili residenziali, che ha sfiorato i 45 giorni. È questo ciò che emerso stamane a Cagliari, all’Exma, in occasione della presentazione dei dati della Fimaa Confcommercio del Sud Sardegna. Da gennaio a settembre scorsi nel capoluogo sardo sono state effettuate 1.472 transazioni, a fronte delle 1.433 dell’intero 2021. Nei primi nove mesi di quest’anno la provincia di Cagliari ha contato 3.884 transazioni, contro le 3.978 rilevate in totale nei 12 mesi del 2021. L’80% degli acquirenti chiede un mutuo che copre sino all’80% del valore dell’immobile. Il presidente della Fimaa Confcommercio Sud Sardegna, Marco Mainas, tiene a precisare che “questi sono solo numeri parziali. Quelli definitivi verranno presentati l’anno prossimo, ma possiamo già dire, da un’attenta analisi, che il 2022 sarà ricordato come un anno da numeri record. Il 90% degli immobili presenti sono offerti da agenti immobiliari, quindi, la chiusura delle operazioni è stata fatta in gran parte dai professionisti del settore”. L’indagine della Fimaa Confcommercio sul mercato immobiliare del Sud Sardegna ha evidenziato, inoltre, che l’offerta di immobili in locazione è scarsa. “Il mercato continua a risentire per il fatto che gli immobili presenti sono destinati alla vendita. Questa analisi non vale però per i locali commerciali sia in vendita che in locazione – ha puntualizzato Marco Mainas – che risentono di una scarsa attenzione fiscale per renderli appetibili all’investitore che vorrebbe metterli a reddito. Oggi chi investe sui locali commerciali lo fa quando possono essere trasformati in abitativo”. Molti acquirenti provengono sempre di più dall’Estero o dalla Penisola e preferiscono acquistare non solo a Cagliari, ma anche e soprattutto nei vari centri abitati della vecchia provincia storica (Villacidro, Gonnosfanadiga, Sulcis Iglesiente e la zona di Gonnesa sono le zone più seguite con particolare attenzione). Secondo quanto emerge dal report, gli immobili scelti sono indipendenti e con ampi spazi esterni e le località scelte non sono solo quelle rinomate a livello turistico ma anche i centri urbani, che possono garantire un discreto collegamento con Cagliari per arrivare a cambiare la residenza nel prossimo futuro. “Il numero di queste transazioni – ha precisato Mainas – rappresenta un buon 10% a dimostrazione che la Sardegna e il Sud dell’Isola viene sempre più apprezzato dagli investitori stranieri”. Per quanto concerne i prezzi, un trivano di medie dimensioni in zona centrale a Cagliari (usato in buono stato) può arrivare a costare tra i 200 e i 230mila euro, mentre bastano 45mila euro per un fabbricato a Gonnesa, 100mila euro per un’unifamiliare in pieno centro a Gonnosfanadiga, e 190mila euro per una villa con giardino sulla provinciale per Sarroch. “In questo momento – ha evidenziato Marco Mainas – si assiste alla particolare attenzione da parte degli istituti di credito che forse, in vista di alcuni aumenti del tasso d’interesse, rallentano le erogazioni o in alcuni casi, quando scarseggiano le garanzie dei richiedenti, non erogano il mutuo richiesto. In questo modo si rischia di mettere in discussione e quindi far perdere le caparre versate, ma tutto ciò può non verificarsi se si viene assistiti da un buon professionista mediatore immobiliare coadiuvato a sua volta da un buon mediatore del credito”.