La soluzione è il contratto collettivo nazionale
“La spesa per alberghi, bar e ristoranti, alla fine del 2021, sarà ancora inferiore di circa 34 miliardi di euro rispetto al 2019”. Queste le parole del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, (nella foto) rivolte all’assemblea della confederazione. Inoltre, ha aggiunto che “nei primi sei mesi di quest’anno, le presenze complessive sono ancora inferiori di 115 milioni sempre rispetto al 2019 e, di queste, 77 milioni sono assenze di turisti stranieri”.
Nella sua relazione Sangalli ha anche parlato del dumping sociale. La soluzione per combattere il “dumping sociale non è il salario minimo per legge” ma “è il contratto collettivo nazionale: quello stipulato da parti realmente rappresentative – che garantisce retribuzioni adeguate e un moderno sistema di welfare sanitario e previdenziale”, ha detto il presidente di Confcommercio, sottolineando che i contratti restano un formidabile strumento di tutela e di promozione, non solo del lavoro, ma in generale delle persone e delle loro competenze”.
Riguardo la riforma fiscale, Sangalli propone un Codice Tributario Unico e la reintroduzione dell’Iri. Infine, “i tempi siano maturi per il superamento dell’IRAP”, ha concluso il presidente di Confcommercio.”L’obiettivo del governo è la crescita” e “la nota di aggiornamento porta notizie positive sulla ripresa economica in corso, sugli effetti che questa genere e genererà sui dati di finanza pubblica”. Lo ha detto Giancarlo Giogetti, ministro dello Sviluppo economico, durante l’assemblea di Confcommercio, ribadendo che “il Presidente del Consiglio con la sua consueta saggezza ha detto che dovremmo concentrare questo tipo di interventi su tutto ciò che produce crescita”.