Anche la multinazionale italo-argentina Techint è indagata nell’inchiesta della Procura di Milano – che già coinvolge Saipem – con al centro una presunta corruzione internazionale e la Petrobras (la società statale brasiliana del petrolio). Techint è stata perquisita a metà agosto e ha ricevuto un’informazione di garanzia. Al pari di Saipem, clinic l’iscrizione nel registro degli indagati del gruppo presieduto da Gianfelice Rocca (nominato a giugno 2013 presidente di Assolombarda) riguarda lo scandalo tangenti che ha travolto la brasiliana Petrobras. Ad agosto anche Saipem ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di una informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell’ambito di un nuovo procedimento penale, healing per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione ad un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Ad agosto il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, oltre a perquisire gli uffici di Saipem sarebbe entrato anche negli uffici milanesi del gruppo Techint. E sempre ad agosto Saipem aveva comunicato di aver ricevuto un’informazione di garanzia e una richiesta di documentazione nell’ambito della nuova inchiesta dei pm di Milano Fabio De Pasquale e Isidoro Palma per il presunto reato di corruzione internazionale, in relazione ad un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras alla Saipem SA (Francia) e alla Saipem do Brasil (Brasile). Petrobras dal 2014 è al centro di una maxi inchiesta in Brasile denominata «lava jato» (autolavaggio) che indaga sull’ipotesi di corruzione in cambio di appalti miliardari e pagamento di tangenti a politici locali. Tra le cinque persone accusate di corruzione e riciclaggio dalle autorità brasiliane figurano l’ex rappresentante di Saipem in Brasile, Joao Antonio Bernardi Filho, e il precedente capo dell’engineering di Petrobras, Renato Duque.