
È un tranquillo borgo in provincia di Pescara. Conta più di 2745 abitanti e si trova a più di 370 metri di altitudine. L’origine del nome non è nota. Mentre l’origine del paese è medievale. Nel settimo secolo, il borgo fece parte della diocesi di Chieti. C’è una lunga tradizione legata alla “pietra bianca della Maiella” che ha dato il riconoscimento a questo paese di “Città della Pietra”, che domina gli arredi urbani e le case del centro storico. Dal diciottesimo secolo, si è affermata una congrega di scalpellini, lapicidi, cavatori, che hanno dato vita a delle botteghe in grado di accumulare saperi e abilità tecniche tradotte in motivi decorativi, soprattutto negli oggetti d’uso. Ne è una preziosa testimonianza la bottega appartenuta a Gennaro D’Alfonso e la storica Bottega di Claudio Di Biase detto La Bobba, una delle poche artigianali rimaste nel centro-sud Italia. Lettomanoppello è conosciuto anche per la sua natura e i suoi paesaggi unici, con la presenza di veri e propri “monumenti naturali” come la Grotta delle Praje, una cavità ricca di stalattiti e stalagmiti, meta di gruppi speleologici e che oggi è una stazione scientifica del Parco Nazionale della Majella.

Da visitare: la Grotta di San Michele Arcangelo. Passeggiando nel centro storico, vi potete imbattere in un vero e proprio museo all’aperto legato alle opere della manifestazione internazionale “10 Giornate in Pietra”, che va avanti dal 1997. Visitate anche il Sentiero dei Minatori, è un percorso di 3 km tra natura, storia e cultura oltre che di geologia e archeologia industriale. Il borgo è dotato di una rete sentieristica che collega il centro storico direttamente al territorio pedemontano e montano, questo vi permetterà di fare del trekking o dei giri in bicicletta con sullo sfondo la splendida cornice della Maiella. Nella consueta sosta gastronomica, non possono mancare i formaggi di pecora e i mitici torcinelli abruzzesi. Per raggiungere il borgo, prendete l’aereo per Pescara e proseguite con i mezzi.