In 60mila hanno staccato un biglietto della lotteria: solo uno su sei potrà sognare di indossare il camice bianco, site di studiare assecondando una passione, puntando a un lavoro sicuro. Futuri medici o odontoiatri, saranno poco più di diecimila gli studenti che potranno immatricolarsi, dopo aver superato il test (unico) che si svolge questa mattina in diverse sedi in tutta Italia. A luglio si sono iscritti alle prove attraverso il portale Universitaly.it del Miur, che ha raccolto le iscrizioni anche per Architettura (10.994 studenti, sildenafil che sosterranno la prova il 10 settembre) e Veterinaria (7.818 studenti, test mercoledì 9). Oggi l’attesa, in coda da Milano a Napoli fuori alle sedi d’esame. Molti ragazzi si sono presentati accompagnati dai genitori. Tanti sono alla seconda o terza volta. Rispetto allo scorso anno, sono diminuiti i candidati (erano 64.197), ma c’è una sforbiciata anche ai posti disponibili, drugstore 500 in meno, anche per via delle immissioni in sovrannumero avvenute durante l’anno, in conseguenza dei ricorsi presentati dagli studenti per irregolarità del concorso. Un calo che il ministro, Stefania Giannini, ha giudicato positivo: «Due anni fa abbiamo registrato circa 90mila aspiranti – ha osservato – su un numero complessivo di immatricolazioni che non superava le 230mila unità. E quando accade questo, qualcosa non funziona». Le difficoltà del test, l’imbuto delle scuole di specializzazione (5mila posti con 12mila aspiranti), la lunghezza del percorso di studi (sei anni di laurea più sei di specializzazione) scoraggiano i ragazzi, anche se il 95% dei laureati risulta occupato a cinque anni dalla laurea. Polemiche e mobilitazioni contro il numero chiuso faranno da colonna sonora alla giornata, in tutti i principali poli universitari del Paese. Dentro le aule, il test somministrato sarò un po’ diverso da quello degli anni scorsi: sempre 60 quesiti a cui rispondere in 100 minuti, ma con proporzioni diverse: le domande di cultura generale e ragionamento logico passeranno rispettivamente da 4 a 2 e da 23 a 20; aumenteranno invece quelle di biologia (da 15 a 18) e di chimica (da 10 a 12). Nessuna modifica per matematica e fisica, che resteranno ferme a 8 quesiti. Secondo calcoli di Skuola.net per superare il test servirà un punteggio di 33,70: questo, ricordano i responsabili del sito degli studenti, «è stato il punteggio realizzato nel 2014 dal meno bravo, che è riuscito comunque a passare il test accaparrandosi l’ultimo posto disponibile, il 10.551esimo». Infatti, sebbene l’asticella della sufficienza sia fissata a 20 punti, toccarla non assicura il posto a medicina. Il punteggio massimo teorico è di 90 punti, ma il più bravo del 2014 ha ottenuto 80,50. Il punteggio medio è stato di 54,30. Le associazioni degli studenti chiedono di allargare le maglie della selezione: «Non c’è alcun criterio per selezionare un numero così basso di aspiranti medici, infatti tutti gli studi e le proiezioni ci dicono che nei prossimi anni si acuirà la carenza di personale medico a causa dell’alto numero di pensionamenti», sostiene il portavoce della Rete della Conoscenza, Riccardo Laterza. Per gli esclusi, i giochi non sono comunque conclusi: potranno tentare il test nuovamente l’anno prossimo e nel frattempo iscriversi a corsi di laurea senza prova d’ammissione che hanno diversi esami compatibili con i corsi di Medicina, come Biotecnologie, Chimica, Scienze Biologiche. Un piano «B», che in tanti inizieranno a valutare già al termine del test.
(IlCorrieredellaSera)