(di Tiziano Rapanà) Per una volta l’arte vera torna al centro della scena. Stavolta non c’è spazio per le paturnie dei giovani cantanti, tribolatori di professione, che mortificano lo spettatore con una visione del mondo insignificante quasi sempre legata alla bieca canzonetta d’amore. Qui si fa sul serio. Sono contento di annunciarvi che Il folletto della canzone umoristica, il Lucignolo guastafeste del suo personalissimo paese dei balocchi fatto di note musicali birbanti, Leo Sanfelice, si esibirà domani a Roma (da Zalib, in via della Penitenza 35, in quel di Trastevere). L’evento verterà su un dialogo con lo scrittore Alessandro Gori, cui seguirà esibizione al piano del mitico cantautore. Siracusano doc, di nobili natali, laureato in scienze politiche, Sanfelice è uno showman straordinario, che si è formato nei piccoli circoli musicali sullo stile dei Café Chantant. Il suo talento è in grado di costruire uno spettacolo fatto di musica e comicità arguta, lontana dallo sconforto dell’esistente. Durante la sua carriera di musicista, ha suonato nei posti più importanti del Mondo, e per le personalità più prestigiose. Hanno fatto parte della sua Orchestrina, figure eminenti della storia dello spettacolo, come il Maestro Pippo Caruso, allora chitarrista in Taormina, e anche Lucio Battisti, in una estate passata alla “Sciaia a Mare” in quel di Brindisi. Questo e altro potete leggerlo nel bel libro di Sanfelice, Il Pianista Viaggiatore (incontrava Vip e Pip a tutte l’ore), Edizioni Clichy. Domani avrete l’opportunità di godere dell’arte di un uomo che ha sempre esibito la sua alterità rispetto alla banalità del mondo della canzone. il maestrino è un unicum felicissimo che vi delizierà con il suo vasto repertorio. E adesso due parole su Alessandro Gori, il partner in crime della serata. Gori nasce ed abita nella campagna della Val di Chiana. Dal 1998 al 2002 scrive su varie riviste di videogiochi, tra cui Zeta, Next Station, Next Action, Pc Fun e per le webzine G.O.L. e Nextgame. Laureato in Psicologia con una tesi sull’Internet Addiction, dal 2005 cura Lo Sgargabonzi: è una pagina dai contenuti provocatori, umorismo nero pece e popolata da personaggi tragicomici. Nel 2013 Lo Sgargabonzi diventa una pagina Facebook, seguita da circa 40.000 utenti. Nello stesso anno esce in libreria Le avventure di Gunther Brodolini, edito da Fuorionda. Nel 2014 è la volta dell’opera parzialmente autobiografica Bolbo, scritta insieme all’amico Gianluca Cincinelli, cui ha fatto seguito Il problema purtroppo del precariato. Ha pubblicato articoli di satira e fumetti dal 2016 al 2019 su Linus e ha curato la rubrica Gorgo sul portale Pixarthinking. Penso vi sia chiaro che i due protagonisti della serata di domani non sono due tipini insignificanti, tutt’altro. Concedetevi una serata all’insegna della cultura, permeata da una leggerezza impegnata di contenuti significativi. Smettetela di perdere tempo con questo pop insulso, figlio del grigiore dei talent, e abbandonatevi alla straripante creatività di un genio sottovalutato.