Si chiama AADvac1, è un vaccino peptidico sviluppato dalla società biotecnologica Axon Neuroscience e potrebbe essere in grado di suscitare una risposta immunitaria efficace in alcuni pazienti con malattia di Alzheimer lieve (AD). A darne annuncio gli scienziati della Axon Neuroscience, che hanno condotto uno studio clinico di fase II, i cui risultati sono riportati sulla rivista Nature Aging. Sebbene il farmaco non abbia avuto un impatto rilevabile sul declino cognitivo dell’intero campione di studio, gli autori sottolineano che potrebbero esistere dei benefici, e le prossime indagini dovrebbero approfondire tali aspetti.
I ricercatori spiegano che in alcuni pazienti con AD si registrano livelli elevati di proteina tau, una sostanza nell’organo cerebrale probabilmente associata al declino dei neuroni. Il team, guidato da Petr Novak dell’Università tecnica di Braunschweig in Germania e ricercatore presso la Axon Neuroscience, ha coinvolto 196 partecipanti con AD in forma lieve ed età media di 71,4 anni. Alla metà dei volontari è stato somministrato l’AADvac1, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto un placebo. Secondo i dati della squadra di ricerca, il profilo di sicurezza e tollerabilità del vaccino risulta molto promettente e nei soggetti vaccinati sono stati riscontrati livelli elevati di anticorpi contro il peptide tau.
L’AADvac1, tuttavia, non ha mostrato effetti statisticamente significativi legati alla cognizione nell’intero campione di studio. Le indagini mostrano che il vaccino ha rallentato l’accumulo della proteina marker di neurodegenerazione. Gli esperti ipotizzano che il basso numero di pazienti con patologia AD caratterizzata dalla proteina tau potrebbe aver influenzato il livello di efficacia riscontrato dall’indagine. Gli autori concludono che saranno necessari studi più ampi e stratificati per valutare appieno l’efficacia clinica di AADvac nei pazienti con malattia di Alzheimer.