“Un’ulteriore analisi dei regimi di efficacia ha mostrato che quando il vaccino è stato somministrato in due dosi intere, l’efficacia del vaccino era del 62,1% (n = 8.895; CI da 41,0% a 75,7%) e del 90,0% (n = 2.741; CI da 67,4% a 97,0 %) nei partecipanti che hanno ricevuto una mezza dose seguita da una dose piena”. Lo spiega AstraZeneca a proposito del suo vaccino sviluppato insieme a Irbm Pomezia e all’università di Oxford e dello stato di analisi degli studi di fase III pubblicati da Lancet.
“L’analisi ad interim per l’efficacia si è basata su 11mila e 636 partecipanti che hanno maturato 131 infezioni sintomatiche dagli studi di fase III nel Regno Unito e in Brasile condotti dall’Università di Oxford”, spiega AstraZeneca. “Come annunciato il 23 novembre, l’endpoint primario di efficacia del piano statistico del programma, basato sul raggruppamento di due regimi di dosaggio, ha mostrato – dice ancor ala multinazionale – che il vaccino è del 70,4% (95,8% CI: da 54,8% a 80,6%) efficace nel prevenire Covid-19 sintomatico che si verificano più di 14 giorni dopo aver ricevuto due dosi di vaccino. Un endpoint secondario di efficacia della prevenzione della malattia grave non ha dimostrato casi di infezioni gravi o ricoveri nel gruppo vaccino”.