L’università di Siena punta allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e per questo crea Unisi-Ia, un network tra venticinque laboratori di ricerca che operano al suo interno, per lo studio, l’indagine e lo sviluppo di applicazioni sul tema. Unis-Ia è stato presentato dal rettore dell’ateneo Francesco Frati, secondo il quale “il network è un collegamento strutturato tra studiosi che hanno un problema scientifico che si potrebbe risolvere utilizzando le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale” In sostanza si tratta di collaborare, “ di creare – ha sottolineato Frati- un coordinamento tra le diverse discipline” che fino ad ora hanno lavorato in solitaria autonomia nell’ateneo. I venticinque gruppi di ricerca operano in varie discipline apparentemente lontane tra di loro. Dall’ingegneria alla medicina, dalle scienze della vita, alle scienze aziendali, all’economia, alla comunicazione e anche all’archeologia e alla didattica. La creazione del coordinamento non è solo un modo di riorganizzare la ricerca all’interno dell’università ma in prospettiva guarda ad un progetto più ampio che sta prendendo corpo a Siena proprio sull’intelligenza artificiale. E’ quello del polo tecnologico Saihub, costituito di recente, di cui fanno parte oltre l’ateneo, la Fondazione Mps, il comune di Siena, Toscana Life Sciences, l’incubatore in prima linea nella ricerca sul Covid, Confindutria Toscana sud. Sottolinea il rettore Frati che “ proprio per essere in grado di avere un ruolo importante nel polo Saihub abbiamo pensato di creare il nostro network Unis-Ia che permetterà di progettare attività condivise e studi innovativi”.