Un neonato di 1 mese è morto stanotte all’interno di un’abitazione nel quartiere genovese di Quezzi. Dalle prime informazioni all’origine del decesso ci sarebbe stato un intervento di circoncisione praticato in casa. Sul posto è intervenuto il 118 per il piccolo non c’è stato nulla da fare. In casa con il piccolo c’erano la madre, di origini nigeriane, e la nonna: entrambe sono state arrestate.
Le due donne, di 25 e 50 anni, erano state portate in questura e interrogate a lungo, per chiarire quanto accaduto e a quando risalga l’intervento al quale è stato sottoposto il piccolo. E’ stato inoltre rintracciato e arrestato a Ventimiglia mentre cercava di raggiungere la frontiera anche un terzo soggetto, un 34enne di origini nigeriane: sarebbe lui ad aver eseguito l’operazione sul bimbo all’interno dell’abitazione. L’accusa è di omicidio preterintenzionale. L’uomo, con base a Genova, sarebbe stato conosciuto all’interno della comunità come soggetto in grado di svolgere questo genere di interventi.
Il papà del bambino si trovava all’estero per motivi di lavoro: in mattinata è stato informato di quanto accaduto. Secondo quanto ipotizzato l’operazione sul piccolo sarebbe stata effettuata presumibilmente nella giornata di ieri: intorno alle 4 di notte. Poi la madre del bimbo, dopo aver provato a tamponare un’emorragia che non si fermava, ha chiesto aiuto al 118. I sanitari arrivati sul posto non hanno potuto fare nulla per salvare il bambino. Solo l’autopsia in ogni caso potrà chiarire in modo definitivo le circostanze della morte del neonato.
Una decina di giorni fa, a fine marzo, un altro neonato di 5 mesi è morto in seguito a un intervento di circoncisione in casa. “Dopo il caso di qualche giorno fa un altro bimbo è morto per circoncisione fatta in casa, è urgente trovare soluzioni. Il tema è complesso e bisogna confrontarsi con le autorità religiose. Ma l’assoluta priorità è individuare un protocollo per la sicurezza dei bambini”. Così su Twitter il ministro della Salute Giulia Grillo.
Adnkronos