C’è un luogo, nel cuore della Val d’Ossola, in Piemonte, dove la natura abbraccia con dolcezza le tracce di un passato laborioso, e il tempo sembra aver rallentato il suo passo per custodire storie e tradizioni. È Bracchio, una frazione di Mergozzo, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, una piccola gemma incastonata tra le alture e le rive del suo omonimo lago, a circa 350 metri sul livello del mare. Nonostante le sue dimensioni contenute, questo borgo, con le sue case in pietra e i suoi vicoli suggestivi, è un vero e proprio inno alla vita autentica, lontano dal frastuono delle città. Le origini di Bracchio affondano le radici in un passato lontano, probabilmente legato alla vicinanza delle cave di granito di Candoglia, da cui provengono le pietre che hanno dato forma anche al Duomo di Milano. La sua storia è un racconto di gente di montagna e di lago, di artigiani e contadini che hanno saputo valorizzare le risorse del territorio. Le antiche case in sasso, i cortili nascosti e i lavatoi di un tempo testimoniano una vita semplice ma ricca di ingegno. La posizione strategica del borgo, a pochi passi dal Lago di Mergozzo, ha favorito nei secoli lo sviluppo di attività legate alla pesca e all’allevamento, contribuendo a forgiare l’identità di questa comunità. La grandezza di Bracchio non risiede nel clamore, ma nell’eloquenza dei suoi più discreti particolari. Pur svelando la sua bellezza ad ogni passo, Bracchio conserva il mistero sulle ragioni del suo nome. Passeggiare per le sue vie significa immergersi in un’atmosfera di quiete, dove il profumo del legno antico si mescola all’aria fresca delle montagne. Il suo simbolo è senza dubbio la Chiesa di San Carlo, un piccolo gioiello che custodisce affreschi e testimonianze di fede secolare. Da non perdere, poi, una passeggiata lungo il sentiero che conduce alle sponde del Lago di Mergozzo, uno specchio d’acqua cristallina, tra i più puliti d’Europa, ideale per godere di un momento di pace o per praticare attività all’aria aperta come la canoa o il nuoto.
Per gli amanti della natura, Bracchio è anche un punto di partenza per numerosi sentieri che si snodano tra i boschi circostanti, offrendo scorci panoramici mozzafiato sulle valli e sul lago. È un luogo perfetto per chi cerca un turismo lento, fatto di scoperte autentiche e di un profondo contatto con l’ambiente. Anche a tavola, Bracchio e i suoi dintorni sanno regalare esperienze genuine. La cucina locale è un tripudio di sapori semplici ma intensi, legati ai prodotti del territorio. Non mancano piatti a base di pesce di lago, come il persico o il lavarello, preparati secondo le ricette tradizionali. Le carni, spesso selvaggina, e i formaggi d’alpeggio offrono un assaggio della ricchezza montanara. E poi la polenta, servita con intingoli saporiti o formaggi fusi, un vero comfort food per le serate più fresche. Le osterie e i ristoranti della zona propongono un menù che racconta la storia e la cultura gastronomica di questa terra, accompagnato da buoni vini locali. Raggiungere Bracchio è piuttosto agevole. Si trova a pochi chilometri da Verbania e Domodossola, ed è facilmente accessibile in auto percorrendo la strada provinciale che costeggia il Lago di Mergozzo. Per chi arriva in treno, la stazione più vicina è quella di Verbania-Pallanza, da cui si può proseguire in autobus o taxi. Il periodo migliore per visitare Bracchio è indubbiamente la primavera o l’inizio dell’autunno, quando il clima è mite e la natura si mostra in tutto il suo splendore, con fioriture rigogliose o i colori caldi del foliage. Tuttavia, anche l’estate offre la possibilità di godere del lago, e l’inverno, con la neve, regala un’atmosfera fiabesca e silenziosa. Bracchio è un invito a riscoprire la bellezza delle piccole cose, un angolo di quiete dove la storia e la natura si incontrano in un abbraccio armonioso.