Banca Generali archivia i primi tre mesi del 2025 con risultati robusti, segnando un utile netto consolidato che raggiunge i €110,3 milioni. Un dato che si confronta con i €122,0 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, ma che, al netto delle componenti non ricorrenti come le commissioni variabili, vede l’utile netto ricorrente in crescita del +6,1% su base annuale, attestandosi a €87,0 milioni. Questa componente “pulita” dei profitti sale al 79% del totale, un chiaro segnale della solidità del modello di business della banca in un contesto di mercato non semplice.
Il trimestre, come sottolineato dal comunicato stampa diffuso oggi dalla banca, è stato caratterizzato da una significativa volatilità sui mercati finanziari internazionali, in parte legata alle incertezze sull’introduzione di dazi da parte dell’amministrazione americana e alla decisione della BCE di ridurre i tassi d’interesse per sostenere la crescita. Nonostante questo quadro, Banca Generali mostra una forte tenuta, con masse totali che toccano i €103,9 miliardi a fine marzo, in aumento del +7,3% rispetto a un anno fa. Le masse AUI (Assets under Investment) si attestano a €69,1 miliardi.
La raccolta netta nel primo trimestre 2025 si è confermata su buoni livelli, pari a €1,5 miliardi, in linea con l’anno precedente. Si osserva una migliore composizione, con un incremento dei flussi verso soluzioni gestite e liquidità. Il trend positivo è proseguito anche ad aprile, con una raccolta netta di €612 milioni, portando il totale da inizio anno a €2,1 miliardi. La volatilità ha spinto i clienti verso strumenti più prudenti e flessibili, come i contenitori finanziari e le polizze assicurative tradizionali.
Focus sull’Offerta Pubblica di Scambio di Mediobanca
Parallelamente alla presentazione dei risultati trimestrali, il comunicato stampa fa il punto sull’Offerta Pubblica di Scambio volontaria totalitaria lanciata da Mediobanca sulle azioni di Banca Generali, annunciata lo scorso 28 aprile. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali, preso atto dell’iniziativa, ha prontamente nominato i propri advisor indipendenti: Deutsche Bank AG come advisor finanziario e lo studio PedersoliGattai come advisor legale.
Anche il Comitato Controllo e Rischi, composto interamente da consiglieri indipendenti, ha avviato il processo per la nomina di propri advisor finanziari e legali indipendenti, con l’obiettivo di supportare una valutazione completa dell’Offerta nell’interesse di tutti gli azionisti e stakeholder.
Allo stesso tempo, il Consiglio ha affidato un mandato all’Amministratore Delegato, Gian Maria Mossa, per approfondire il razionale industriale dell’Offerta e le sue potenziali implicazioni.
Le parole dell’Amministratore Delegato
Gian Maria Mossa, nella foto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, ha commentato i risultati e la situazione attuale: “Un trimestre di solida crescita in cui si conferma la forte vicinanza ai clienti e il ruolo attivo nella protezione dei portafogli anche nei momenti di maggiore volatilità. L’incertezza sui mercati e le pressioni economiche degli ultimi mesi non hanno impattato la capacità di crescere della banca nelle sue voci ricorrenti, come dimostrano sia lo sviluppo dimensionale, sia la consistenza della raccolta che, peraltro, si conferma forte anche ad aprile. Con riguardo all’offerta pubblica di scambio ricevuta da Mediobanca, rimaniamo focalizzati sulle nostre priorità, ovvero proteggere e valorizzare i risparmi e gli investimenti dei nostri clienti. Gli straordinari risultati raggiunti in questi anni sono frutto della dedizione, professionalità ed esperienza dei nostri consulenti finanziari, che rappresentano il nostro asset più importante. Il nostro è un business di persone che hanno contribuito a rendere Banca Generali unica e dalle quali si deve partire in qualsiasi transazione che veda la banca coinvolta. Da ultimo lasciatemi ricordare che per noi è di primaria importanza rappresentare gli interessi di tutti i nostri azionisti che hanno riposto la loro fiducia nella Banca e nel team di gestione nel corso degli anni.”
Patrimonio solido e prospettive future
A livello patrimoniale, Banca Generali conferma la propria solidità con indici ampiamente superiori ai requisiti regolamentari: il CET1 ratio si attesta al 17,2% e il Total Capital Ratio al 19,2% a fine marzo 2025, includendo l’impatto delle nuove normative Basilea e dell’integrazione di Intermonte (acquisizione completata a inizio anno), ma anche l’utile trattenuto. La banca ha anche ricordato le date di pagamento del dividendo già approvato (€2,80 per azione) previsto per maggio 2025 (€2,15) e febbraio 2026 (€0,65).
Guardando al futuro, Banca Generali conferma l’impegno a raggiungere una raccolta netta complessiva di almeno €6 miliardi nell’anno in corso, puntando in particolare a €3,5 miliardi in Assets under Investments. La banca continuerà a lavorare sull’integrazione di Intermonte, sullo sviluppo internazionale con BG Suisse e sulle iniziative di insurebanking e bancassurance con Assicurazioni Generali, oltre a investire sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nel proprio modello di business. Il tutto, come ribadito dalla banca, pur nel pieno svolgimento dell’analisi strategica, industriale e finanziaria dell’Offerta di Scambio di Mediobanca.