(di katherine Puce) L’industria della ristorazione ha vissuto negli ultimi anni un’evoluzione significativa, influenzata da vari fattori economici, sociali e tecnologici. Dopo un periodo di incertezze legate alla pandemia di COVID-19, il settore ha mostrato segni di resilienza, adattandosi alle nuove esigenze dei consumatori e ai cambiamenti nelle dinamiche del mercato. Le tendenze emergenti, come l’adozione di tecnologie digitali, il crescente interesse per la sostenibilità, e l’innovazione nelle offerte gastronomiche, stanno ridefinendo il panorama della ristorazione.
Una nuova fame di ristorazione
Il recente Rapporto 2025 sulla ristorazione, presentato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e da Confcommercio, conferma il trend di ripresa del 2023, delineando un quadro positivo per la ristorazione italiana nel 2024. Il valore del settore è cresciuto dell’11,3%, con i consumi che hanno superato la soglia dei 96 miliardi di euro. Anche l’occupazione nel settore della ristorazione mostra segnali positivi, con un incremento del 6,7% dei posti di lavoro, pari a circa 70.000 nuove assunzioni.
I numeri in crescita sono solo la punta dell’iceberg di un settore in continua evoluzione, capace di creare nuove figure professionali che non si limitano ad adattarsi all’avanzamento tecnologico, ma lo trasformano in un potente strumento di rivoluzione.
La tecnologia entra in cucina: le nuove piattaforme
Una rivoluzione che non può che partire dai ruoli cardine, come quello dello chef, o meglio, da quello che è stato al centro del 32° Congresso Nazionale Jre Jeunes Restaurateurs Italia, tenutosi all’autodromo di Imola: il cosiddetto ristoratore moderno. Un vero e proprio team manager, affiancato da cuochi, sommelier e personale di sala. Daniel Canzian, vice presidente dell’Associazione Cuochi Milano, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra professionisti del settore e il passaggio generazionale in cucina, promuovendo un modello di ristorazione che guarda al futuro.
Un esempio positivo di come le nuove tecnologie possano affiancare l’uomo senza renderlo succube, né sostituire i mestieri tradizionali, è rappresentato dalla piattaforma digitale JRE Member House, ideata da JRE Italia. La piattaforma crea uno spazio che favorisce l’interazione tra i membri e la condivisione di risorse, con l’obiettivo di rafforzare la comunità e promuovere l’eccellenza gastronomica. Inoltre, prevede un particolare programma di fidelizzazione per il pubblico, che valorizza la relazione con i “commensali”, non solo con i clienti.
Esistono diverse piattaforme simili, che mirano a connettere professionisti del settore gastronomico, favorendo il networking e la collaborazione. Piattaforme come Slow Food, Michelin Guide, e The World’s 50 Best sono esempi di spazi che promuovono l’eccellenza culinaria e l’aggiornamento professionale, offrendo visibilità e opportunità di crescita per chef e ristoratori.
Altre piattaforme, come Culinary Agents, Chef’s Roll e Tasting Table, si concentrano sul networking diretto tra professionisti del settore, creando comunità dove è possibile interagire, trovare opportunità di lavoro e scambiare idee e pratiche innovative. Queste piattaforme supportano il continuo sviluppo professionale attraverso l’accesso a risorse esclusive, eventi e collaborazioni, contribuendo così a migliorare la visibilità dei singoli membri e a promuovere la cultura gastronomica globale.
La nuova frontiera della ristorazione
Con l’integrazione di piattaforme digitali come JRE Member House, chef, sommelier e personale di sala non solo mantengono i valori artigianali, ma trovano anche nuovi strumenti per espandere le proprie competenze e visibilità. In questo ecosistema dinamico, la ristorazione si conferma non solo come un’arte tradizionale ma anche pronta a conquistare nuovi traguardi e a promuovere una cultura culinaria globale.