Si conclude a febbraio con il rating di Carbon Disclosure Project (CDP), salito ad “A”, il percorso annuale compiuto dalla società sul fronte delle valutazioni ESG emesse dai principali soggetti indipendenti che analizzano le performance di sostenibilità delle primarie aziende nel mondo. L’organizzazione internazionale CDP, ha infatti appena inserito Mundys (nella foto, l’a. d. Andrea Mangoni) nella sua “A-list”, il massimo rating su una scala da “D-“ ad “A”, premiandone la leadership in materia di trasparenza, la strategia sul fronte della lotta al cambiamento climatico e la gestione dei rischi connessi. CDP è il riferimento internazionale per le performance ambientali e nel 2023 circa 750 istituzioni finanziarie con un patrimonio di oltre 136.000 miliardi di dollari hanno chiesto alle aziende di divulgare i dati sugli impatti ambientali, i rischi e le opportunità attraverso questa piattaforma. All’upgrade espresso da CDP – che vede in Mundys l’unico Gruppo italiano nel settore delle infrastrutture della mobilità a entrare, nel 2023, nella “A list” – si affiancano altri risultati positivi ottenuti da Mundys nel corso dell’ultimo anno, per le concrete azioni messe in campo sul fronte ESG, riconosciute da: • MSCI ESG ratings, che l’ha giudicata come “AA – industry leader”; • Moody’s ESG, che ha posizionato la Capo Gruppo con un rating “Advanced”, cioè il massimo livello; • ISS – Quality Score, dove la società ha mantenuto il livello più alto su tutti gli aspetti ESG; • Sustainalytics, che ha espresso il massimo livello della scala, pari a “Negligible risk”. Si tratta di risultati che confermano gli avanzamenti realizzati in questi anni da Mundys sul fronte della sostenibilità industriale, sociale e ambientale. La Capo Gruppo è stata tra le prime società in Italia a istituire un Climate Action Plan per promuovere la transizione energetica e la decarbonizzazione delle attività economiche lungo tutta la catena del valore in ambito aeroportuale, autostradale e dei servizi di mobilità, ponendosi obiettivi chiari e concreti, tra cui: • ridurre a zero le emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040; • collaborare con tutti i player coinvolti nella catena del valore, a monte e a valle, per la riduzione delle emissioni indirette (scope 3) del 22% (per km percorso) sulle autostrade in relazione ai materiali per la manutenzione e il funzionamento delle infrastrutture, del 50% delle emissioni sotto il controllo diretto delle società in cui Mundys detiene una partecipazione di minoranza e per il coinvolgimento di almeno il 60% delle compagnie aeree, che operano negli scali aeroportuali del Gruppo, affinché si impegnino a definire target di decarbonizzazione in linea con la scienza come quelli certificati, la scorsa estate, a Mundys da SBTi.