Le telecamere negli spogliatoi. Poi la bodycam. Cosa c’è dopo? L’arbitro. “Sarebbe bello mettere una telecamera sull’arbitro: vedere la partita con gli occhi di chi deve decidere aiuterebbe a capire la complessità delle sue decisioni”. Lo dice Stefano Azzi, nella foto, ceo di Dazn, intervistato da Repubblica. “Ai ragazzi piace la bodycam, che ricorda i videogame- continua- In partita i giocatori ci hanno detto che può far perdere loro qualcosa: ad esempio un portiere può sentirsi meno sicuro nella presa, con un corpo estraneo addosso. Uno spazio in cui entrare invece è il tunnel degli spogliatoi, che al momento è precluso anche per questioni tecniche di trasmissione”. Resta il problema “pezzotto”: “La pirateria per qualcuno è diventata cool: la gente sente ‘pirati’ e pensa a quelli dei Caraibi. Chiamiamoli hooligan. Perché, come i violenti, danneggiano la loro squadra, un danno da un milione al giorno: in pratica i club potrebbero spendere il doppio sul calciomercato. I pirati rischiano sanzioni da 5mila euro, quasi 12 anni di abbonamento a Dazn. E poi aprono il telefonino a un hacker. Regalando ai criminali i propri dati, le proprie foto e tutto quello di personale che c’è dentro”.