In una delle prime operazioni di scorporo della rete nelle telecomunicazioni in Italia, Wind Tre (nella foto, il co-Ceo Gianluca Corti) e il fondo svedese Eqt si sono trovati coinvolti in una trattativa che, al momento, non sembra propendere verso un rapido e positivo esito entro la deadline fissata al 12 febbraio.
Il processo, che rappresenta un precedente nel panorama delle Tlc italiane, sembra attualmente non aver raggiunto un punto di convergenza tra le parti coinvolte. Nonostante il no comment ufficiale da entrambe le parti, le indicazioni raccolte dal Sole 24 Ore e riportate nell’edizione odierna del quotidiano suggeriscono che al momento non si intravedano sviluppi positivi che conducano a un efficace closing dell’operazione.
L’impasse attuale getta un’ombra di incertezza sulla conclusione positiva dell’operazione di scorporo della rete, la quale rischia di rimanere solo sulla carta se non si registreranno progressi significativi nelle prossime settimane.
La scadenza fissata al 12 febbraio rappresenta una deadline cruciale per capire se le parti coinvolte saranno in grado di superare gli ostacoli attuali e giungere a una conclusione positiva della trattativa. La situazione resta in evoluzione, e ulteriori aggiornamenti saranno forniti secondo lo sviluppo degli eventi.