La filiera del legno-arredo si avvia a chiudere un anno negativo che si prevede si attesti a un -7% complessivo, con l’export a -7,2% e il mercato interno a -6,8%. Già dal 2024 però il settore tornerà alla crescita. A dichiararlo è il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, nella foto, commentando il Monitor realizzato dal Centro Studi su un campione rappresentativo di aziende che pesano in termini di fatturato il 18%, pari a circa 10 miliardi sui 56,5 totali. Più contenuta dovrebbe essere la flessione del macrosistema arredamento (-3,7%) con un peggioramento limitato sul mercato interno (-0,9%) mentre il mercato estero risulta a -6%. Per il macrosistema legno l’anno potrebbe chiudersi con un -11,5% complessivo: (-11,6% Italia, -11,1% l’export).
“Che anche il terzo trimestre sarebbe stato negativo sia per la filiera legno-arredo che per i due macrosistemi lo avevamo già messo in conto e annunciato da tempo, e adesso i dati del nostro Monitor lo confermano – aggiunge – la filiera registra un -7,8% nel periodo gennaio-settembre ’23, rispetto allo stesso periodo del 22; mentre l’export, che pesa per il 41%, si attesta a -7,5% e il mercato interno a -8,1%”. “Adesso – commenta Feltrin – ci aspetta un periodo di assestamento e normalizzazione che va comunque calato in un contesto internazionale instabile, nemico del business e dei mercati. Ma dal nostro Monitor si intravede uno spiraglio di positività, con un 2024 che potrebbe riportare la filiera al segno positivo con un +2%, l’Italia a -0,7 e l’export che torna a crescere del 6,8%. Una boccata d’ossigeno che mitiga le difficoltà del ’23 con i mercati tradizionali – a partire dalla Germania e dagli Stati Uniti – in grande difficoltà, cui si aggiungono ovviamente le zone di guerra e la Cina. In controtendenza il Medio Oriente, in primis l’Arabia Saudita, confermato dal +4,6% dell’MSA nel gennaio-agosto, ma anche gli Emirati Arabi Uniti e l’India. Per il macrosistema arredamento si pensa a un +5% complessivo, con un andamento migliore per l’estero (+7,5%) rispetto all’Italia, comunque positiva a +3,2%.L’appuntamento con il Salone del Mobile di aprile 2024 sarà l’occasione per le nostre aziende di misurare se, e come, hanno saputo interpretare i continui cambi di scenari, avendo l’occasione di incontrare buyer da tutto il mondo, confrontarsi con i diversi mercati e gettare già le basi per gli investimenti del 2025”.