L’Italia ha recuperato terreno nel benchmarking europeo della connettività. Lo afferma l’indagine annuale dell’Area Studi di Mediobanca (nella foto, l’a .d. Alberto Nagel) sulle telecomunicazioni. La copertura delle reti ad altissima velocità, si afferma, nel nostro Paese è salita nel 2022 al 53,7% delle famiglie residenti (era il 33,7% nel 2020) rispetto al 73,4% della media europea. In Italia la diffusione della banda larga fissa >100 Mbps, pari al 59,6%, è ora superiore alla media europea (55,1%) e allo stato dell’arte di Germania (38,5%) e Francia (51,4%). Quest’ultima svetta però per diffusione delle linee a 1 Gbps (39,9% delle famiglie, rispetto al 13,8% medio europeo e al 13,4% italiano). Nell’ambito del progetto “gigabyte society”, ricorda lo studio, la Commissione Europea si era posta l’ambizioso obiettivo di raggiungere, entro il 2030, tutte le famiglie europee delle aree popolate con la rete in fibra ottica e la copertura in 5G. Nel gennaio 2022 l’Etno – European Telecommunications Network Operators’ Association – ha stimato, a livello continentale, la necessità di ulteriori 150 miliardi di investimenti per il lancio completo del 5G e altri 150 miliardi per aggiornare le infrastrutture fisse esistenti portando l’FTTH (Fiber to the Home) in Europa.