“Il dilagare delle fake news e la presenza sempre più diffusa dell’intelligenza artificiale stanno condizionando pesantemente il nostro modello democratico. La distorsione dei fatti e la produzione incontrollabile delle notizie non mettono certamente i cittadini nella condizione di fare scelte ponderate. La democrazia passa solo attraverso la verità”. Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (nella foto) aprendo giorni fa l’incontro “Giornalismo tra digitale e intelligenza artificiale: opportunità e rischi per una professione da riformare” organizzato dall’associazione culturale “Studium Fidei” e da Figec Cisal in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio della Camera di commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia. “È sorprendente quanto questi fenomeni siano pervasivi nella nostra società – ha sottolineato Fedriga -. Risulta sempre difficile infatti avere gli strumenti per smascherare le notizie false e infondate. La sfida che abbiamo davanti è quella di formare i cittadini per raggiungere una maggiore capacità critica”. “Non possiamo certamente fermare lo sviluppo tecnologico. La speranza è che dai professionisti del settore giungano alla politica e alle istituzioni le proposte per creare un nuovo sistema di regole condivise. Tutelare la professione giornalistica – ha concluso il governatore – è fondamentale per tutelare i cittadini e la libertà democratica”. All’incontro erano presenti il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, e il componente della Giunta esecutiva, Andrea Bulgarelli, hanno avuto, questa mattina a Trieste, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, il vicepresidente vicario di Unioncamere con delega alla comunicazione, Antonio Paoletti, il presidente della Conferenza dei presidenti regionali degli Ordini dei giornalisti, Cristiano Degano, e il segretario generale camerale Pierluigi Medeot.
«È fondamentale intervenire – ha sottolineato Carlo Parisi – per tutelare lavoro e professionalità perché l’assenza di regole certe nel settore dei social network rischia di consentire alla fake news di contrapporsi e sostituire l’informazione giornalistica».
Parisi ha, quindi, evidenziato “l’importanza del confronto, leale, corretto, senza pregiudiziali e pregiudizi, con le istituzioni e le aziende, ma anche all’interno della categoria dei giornalisti, che non può perdere di vista l’obiettivo comune di garantire sostenibilità al settore e dignità umana e professionale agli operatori dell’informazione. Credibilità e tutele senza le quali l’informazione finisce inevitabilmente vittima del ricatto. In questo contesto fondamentale è quindi, la formazione dei giornalisti, che devono essere sempre più preparati ad affrontare la costante sfida tecnologica senza derogare ai valori etici e deontologici della professione e, soprattutto, alla sensibilità e al rispetto della persona che bisogna avere nel trattare le notizie».