È stata identificata una variante genetica associata all’infezione asintomatica da SARS-CoV-2. Lo dimostra lo studio dell’Università della California, San Francisco, pubblicato su ‘Nature’. I risultati possono aiutare a spiegare perché alcune persone non sviluppano sintomi dopo essere state infettate dal SARS-CoV-2. Le stime indicano che almeno il 20% delle persone infettate dal SARS-CoV-2 non sviluppa sintomi. Lo studio dell’infezione asintomatica può migliorare la comprensione delle caratteristiche del sistema immunitario che promuovono una rapida eliminazione del virus. Si ritiene che i geni dell’antigene leucocitario umano, chiamato HLA, che codificano proteine coinvolte nelle risposte immunitarie, abbiano un ruolo nella risposta all’infezione virale. Jill Hollenbach, assieme ai colleghi dell’Università della California, San Francisco, ha svolto un’indagine volta a comprendere se una variazione dell’HLA poteva indurre, in alcune persone, un’infezione asintomatica con il SARS-CoV-2. La ricerca ha coinvolto 29.947 persone, di cui sono stati monitorati i sintomi e gli esiti del COVID-19, attraverso uno smartphone. Un totale di 1.428 persone non vaccinate ha riportato un test positivo per l’infezione da SARS-CoV-2, e 136 di loro hanno dichiarato di non avere sintomi. Una persona su cinque che è rimasta asintomatica dopo l’infezione è risultata portatrice di una variante comune dell’HLA, chiamata HLA-B*15:01. Le persone portatrici di due copie di questa variante sono risultate essere in grado di avere una risposta positiva e avevano più di otto volte la probabilità di rimanere asintomatiche rispetto a quelle portatrici di altre versioni di HLA. In un ramo separato dello studio, i ricercatori hanno scoperto che i soggetti portatori di HLA-B*15:01, senza una precedente esposizione al SARS-CoV-2, avevano cellule T, cellule immunitarie, reattive ai frammenti proteici del SARS-CoV-2, che condividono alcune sequenze genetiche con altri tipi di coronavirus stagionali. Questo risultato indica che le persone portatrici di HLA-B*15:01, precedentemente esposte ai virus stagionali del raffreddore, hanno un’immunità preesistente nei confronti del SARS-CoV-2 e potrebbero eliminare rapidamente il virus prima che si presentino i sintomi.