(di Tiziano Rapanà) Golosoni indomiti, cercatori indefessi di leccornìe. Volete il dolce e ve lo meritate, perché luglio non è sempre il tempo delle ferie e ci si deve liberare e avete bisogno di endorfine. L’allegria è un potente antidoto al mesto modesto che circonda questo esistere che non è mai vivere. E nemmeno vivacchiare. E le ferie, poi, sono una magra consolazione. La felicità è ad un passo di dolcezza e non si può stare lì a misurarsi la glicemia, con gli apparecchietti appositi. Ci si deve coccolare. E uno giustamente si dice: “Me lo merito, me lo merito!” e non è più tempo di scuola, di tre mesi spassionati al dolce far boh!, perché non hai mai idea di cosa fare e ti butti nell’improvvisazione. Ma le ferie sono poche e si ha sempre voglia di fare di più e si lavoricchia per costruire un ingegno che non sia solo vacanziero, non può essere sempre tutto turistico, si ambisce al sistemare la tenda nell’isolotto del relax. Io, tu, senza mammeta (altrimenti addio ristoro). Così ci si invoglia al dare retta al languorino. Al dolce che piace. Il mondo non ci renderà migliori, così peggioriamo. E allora tanto vale prendersi una pausa per poi andare per conto proprio. Bauli ha pensato a come colorare quella pausa con la creazione di un nugolo di punti vendita. L’ormai celebre Minuto di Bauli è un marchio che rappresenta un numero consistente di negozi artigianali presenti in Italia e all’estero: qui è possibile assaporare piccole porzioni di pandorini lievitati, sfornati e farciti al momento con creme o composte. Non è un prodotto confezionato: il dolce viene lievitato per 12 ore, infornato per 20 minuti, farcito ancora caldo con tutte le disposizioni volute dal cliente. I negozi sono undici e presto diventeranno dodici: nei prossimi giorni verrà il tempo dell’inaugurazione del nuovo Minuto a Firenze, in via del Corso 69. Un caffè, un dolcetto e via per nuove avventure. Cosi ci si incoraggia al cambiamento, al momento propedeutico dello studio di sé stessi.