L’università dell’Aquila e la sezione locale del Cai (Club alpino italiano), che quest’anno festeggia il 150° anno dalla fondazione (1873), hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere la cultura della fruizione sostenibile della montagna e del patrimonio della mobilità lenta rappresentata dai sentieri, dai cammini e dalla rete dei rifugi e dei bivacchi. La convenzione, siglata dal rettore Edoardo Alesse (nella foto) e dal presidente del Cai L’Aquila Vincenzo Brancadoro, include anche la collaborazione in progetti di ricerca sul monitoraggio degli ecosistemi naturali e dei cambiamenti climatici, attraverso l’utilizzo e lo sviluppo di tecnologie innovative. I settori disciplinari inclusi nell’accorso sono l’ingegneria per l’ambiente e il territorio, le scienze ambientali, le scienze fisiche e dell’atmosfera, la medicina di montagna, l’architettura e lo sviluppo sostenibile delle terre alte. L’intesa rafforza, sistematizza e dà ulteriore profondità ai rapporti di collaborazione scientifica già esistenti tra UnivAQ (in particolare il dipartimento di Ingegneria civile, Edile-Architettura e Ambientale) e il Cai.
Due eventi organizzati congiuntamente dall’ateneo e dal Cai sono in programma i prossimi 12, 13 e 21 maggio per sensibilizzare sui temi della sostenibilità ambientale, della biodiversità e del cambiamento climatico.