Banca Finint ha chiuso il 2022 con un utile netto di 15,8 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto al 2021. Tra gli altri dati, il margine di intermediazione è pari a 88,3 milioni di euro (+38,7%), con i ricavi da commissioni che ammontano a circa 70 milioni di euro (+28% rispetto all’anno precedente, pari al 79% del margine di intermediazione). In aumento del 55% l’organico, con 127 assunzioni nell’anno. In crescita inoltre, informa una nota, i risultati della partecipata Finint Investments, che raggiunge un risultato netto di 3,8 milioni di euro (+32%).
“I risultati del 2022 sono stati al di sopra delle aspettative” ha dichiarato Enrico Marchi, Presidente del Gruppo Banca Finint. “Questo è stato l’anno della piena integrazione di Finint Private Bank (già Banca Consulia) e di Finint Revalue, due asset che ci hanno consentito di crescere e di espandere il nostro perimetro al private banking e di potenziare i servizi attorno al grande mercato dei crediti deteriorati e in sofferenza. Abbiamo inoltre ridotto il profilo di rischio del Gruppo diversificando le fonti di ricavo e rafforzato l’equilibrio finanziario aggiungendo nuove forme di raccolta stabile”.
“Il Gruppo Banca Finint a fine 2022 gestiva o forniva consulenza a circa 11,5 miliardi di euro di attivi, dei quali circa 2,9 miliardi nel private banking, 1,5 miliardi nei servizi di consulenza alla clientela istituzionale, 3,9 miliardi nell’asset management e 3,3 miliardi nel segmento NPE” afferma l’a.d. Fabio Innocenzi.