Le reti di telecomunicazione sono l’architrave su cui poggia il processo di digitalizzazione di ogni area geografica. Osservando la situazione relativa alle regioni del Centro Italia, il Piano Italia a 1 Giga ha assegnato a Lazio e Toscana due lotti specifici che sono stati aggiudicati rispettivamente per 242,7 milioni di euro e 255,6 milioni. Abruzzo, Marche e Umbria sono invece parte di un lotto unico che, insieme al Molise, è stato aggiudicato per 305,9 milioni di euro. A livello territoriale, la regione centrale che vede la maggior quota di civici da coprire con la rete fissa che ricadono sotto il cappello del Piano è l’Abruzzo (37,3%), seguito da Toscana (24%), Umbria (19,7%), Lazio (19,3%) e Marche (13,1%). Sul versante della connettività mobile 5G, il Lazio occupa la seconda posizione a livello nazionale, con un tasso di copertura del 14,7%, ed è l’unica regione insieme alle Marche (7,32%) ad avere un valore superiore alla media nazionale (7,29%). La copertura in 5G nelle altre regioni si attesta al 5,4% per l’Umbria, 5,3% per l’Abruzzo e 4,4% per la Toscana. Sono questi i risultati di uno studio dal titolo “Il Pnrr alla prova dei territori: gli scenari di investimento in digitale, sostenibilità e salute” realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com), Nomos e Open Gate Italia e presentato oggi a Roma. Il rapporto fornisce una panoramica generale sullo stato di implementazione del Pnrr e sui rapporti tra livello nazionale e livello territoriale, con un focus ad hoc dedicato alle Regioni del Centro Italia.