(di Mauro della Porta Raffo, Presidente onorario della Fondazione Italia USA) Quanto a Donald Trump.
In una sola circostanza un Presidente americano sconfitto e costretto pertanto a lasciare la Casa Bianca l’ha riconquistata ripresentandosi dopo quattro anni.
L’impresa è riuscita al democratico Grover Cleveland il quale, battuto dal repubblicano Benjamin Harrison nel 1888, si prese la rivincita nel 1892.
Per tale exploit, Cleveland è conteggiato sia come ventiduesimo che quale ventiquattresimo inquilino della Executive Mansion.
È in conseguenza di ciò che mentre Joe Biden è il quarantaseiesimo Capo dello Stato USA è solo il quarantacinquesimo uomo a ricoprire l’incarico.
Questo il precedente per quanto riguarda Donald Trump ove effettivamente si ricandidasse nel 2024.
Lo stesso Trump sarebbe inoltre in corsa tre volte consecutivamente cosa che tra i comunque almeno una volta eletti oltre al citato Cleveland hanno fatto prima di lui John Adams (secondo a Washington nel 1788/89 e 1792 e vincente nel 1796), Thomas Jefferson (sconfitto nel 1796 e vittorioso nel 1800 e nel 1804), Andrew Jackson (battuto nel 1824 e vincente nel 1828 come nel 1832) e Franklin Delano Roosevelt l’unico eletto più di due volte (1932, 1936, 1940 e 1944).
Martin Van Buren fu anch’egli candidato in tre occasioni ma in modo anomalo: ebbe successo nel 1836, fu poi defenestrato nel 1840, si ripropose invano non nel 1844 ma nel 1848.
Anche Richard Nixon si presentò anomalamente in tre circostanze.
Sconfitto nel 1960, vinse difatti non nel 1964 ma nel 1968 e nel 1972.
Ove si guardi a candidati (che abbiano ottenuto la Nomination dei partiti maggiori altrimenti il numero sarebbe notevole) in corsa in tre tornate e tre volte perdenti vanno ricordati Henry Clay (1824, 1832 e 1844) e William Jennings Bryan (1896, 1900 e 1908).
Va qui inoltre rammentato che il Padre della Patria e primo Presidente George Washington, unico indipendente eletto (votazioni del 1788/89 e del 1792), rifiutò una terza riproposizione che si sarebbe trasformata in una sicura conferma.
Quanto a Joe Biden.
Ove davvero Joe Biden si presentasse nel 2024 sarebbe il ventottesimo a tentare con successo o meno l’impresa.
Lo hanno preceduto nell’ordine:
George Washington, riuscendo
John Adams, venendo sconfitto
Thomas Jefferson, vincendo
James Madison, altrettanto
James Monroe, anche
John Quincy Adams, perdendo
Andrew Jackson, riuscendo
Martin Van Buren, fallendo
Abraham Lincoln, prevalendo
Ulysses Grant, anche
Grover Cleveland, perdendo ma prendendosi poi la rivincita
Benjamin Harrison, soccombendo
William McKinley, riuscendo
William Taft, perdendo
Woodrow Wilson, compiendo il percorso
Herbert Hoover, fallendo
Franklin Delano Roosevelt, il solo eletto più di due volte
Dwight Eisenhower, vincendo
Richard Nixon, altrettanto
Gerald Ford, perdendo
Jimmy Carter, anche
Ronald Reagan, trionfando
George Herbert Bush, venendo battuto
Bill Clinton, riuscendo
George Walker Bush, altrettanto
Barack Obama, anche
Donald Trump, sconfitto.
Dovesse vincere sarebbe il diciassettesimo a farlo.
Sottolineato che in sole due occasioni si è avuta una sequenza di tre Presidenti due volte in carica di fila (Thomas Jefferson, James Madison e James Monroe ai primi dell’Ottocento e Bill Clinton, George Walker Bush e Barack Obama tra fine Novecento e inizio del Terzo Millennio), va qui ricordato che Theodore Roosevelt, Calvin Coolidge, Harry Truman e Lyndon Johnson sono sì stati confermati al momento della riproposizione ma nel precedente mandato erano subentrati al titolare deceduto essendone i Vice.
Solo Theodore Roosevelt tra questi decise di ripresentarsi ancora – non alla fine del quadriennio nel quale aveva governato in quanto eletto in proprio ma quattro anni dopo (nel 1912) – soccombendo sia pure onorevolmente (ottenne a capo di una formazione costituita per la bisogna il miglior risultato di un ‘terzo’ nella storia elettorale americana relegando il candidato repubblicano all’ultimo rango).
Ultima annotazione: dalla entrata in vigore nel 1951 del Ventiduesimo Emendamento nessuno può essere eletto più di due volte.
Il disposto ha avuto applicazione con Dwight Eisenhower, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Walker Bush e Barack Obama e l’avrebbe avuta nei riguardi di Richard Nixon.