Wine in Venice, parole di valore sull’etica e la sostenibilità della produzione del vino

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(di Tiziano Rapanà) Finalmente un convegno spezza idealmente il decadentismo letterario affibbiato forzatamente a Venezia. Con buona pace di Thomas Mann non è più tempo di Death in Venice (prendete per buono il titolo così come è stato venduto in Inghilterra e negli Stati Uniti d’America, anche se il titolo originale – trattandosi di un autore tedesco) è Der Tod in Venedig) ma di Wine in Venice. Il titolo rappresenta l’energia vitale di tre giorni di confronti, degustazioni, presentazioni e spunti di riflessione sul mondo del vino che si terrà da domani al 30 Gennaio nel cuore dei palazzi simbolo di Venezia come la Grande Scuola della Misericordia e lo storico palazzo del Cà Vendramin Calergi. Dunque il vino sarà il centro del dibattere. Non ci sarà spazio per le paturnie sentimentali dello sfortunatissimo compositore Gustav von Aschenbach. Etica, innovazione e sostenibilità sono i tre temi che gireranno attorno ai 3 giorni di costruzione di pensieri e riflessioni nuovi nell’intendere la produzione di vino. Winetales, Beacon, The Media Company Store e Venezia Unica si sono impegnati per portare a compimento la nascita della convegnistica. Tra i protagonisti del “WineTalk” (talvolta mi abbandono anch’io all’uso di anglicismi) sulla sostenibilità di lunedì 30 ci sarà Toscana Wine Architecture, la rete di cantine, primo esempio in Italia a valorizzare vino, design, territorio e turismo. Veri e propri templi del vino, progettati dai grandi maestri dell’architettura contemporanea tra cui Mario Botta, Renzo Piano e Tobia Scarpa, oltre a essere perfettamente integrati con il paesaggio circostante, ne diventano un elemento imprescindibile di tutela nel momento in cui limitano al massimo il proprio impatto sull’ambiente. Toscana Wine Architecture è una rete, costituita nel 2017, che riunisce cantine di design (Antinori nel Chianti Classico, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Castello di Fonterutoli, ColleMassari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia – Frescobaldi) che hanno fatto investimenti significativi e hanno deciso di puntare su una strategia comune, per accogliere visitatori e appassionati di cose buone.

tiziano.rp@gmail.com