Tra i trattamenti per l’obesità, quello definito “di prima linea” è il modello cognitivo-comportamentale (dieta personalizzata, monitoraggio del comportamento alimentare e prescrizione di attività fisica) ma con il grande limite di non avere successo nel lungo periodo a causa dell’adattamento metabolico e soprattutto delle difficoltà nel mantenere il cambiamento dello stile di vita. La tecnologia ora può fornire un supporto determinante a chi è affetto da obesità attraverso un dispositivo medico “virtuale” (DTxO – Digital Therapeutics per l’ Obesità) che offre un’assistenza personalizzata attraverso il proprio smartphone. “Sempre più interessante è la gestione non farmacologica di patologie croniche come l’obesità. In questo contesto in continuo divenire – spiega Giuseppina Piazzola, supervisore dello studio, professore aggregato di Medicina Interna, Università degli Studi di Bari “A. Moro” e responsabile Ambulatorio/Day Service per la “Diagnosi e Cura del Diabete Mellito e Sindrome Metabolica” UO di Medicina Interna Universitaria “C. Frugoni”, AOU Policlinico, Bari – l’utilizzo della tecnologia potrebbe rappresentare un altro efficace strumento terapeutico nelle mani del clinico. La possibilità di monitorare sempre più da vicino le abitudini dei nostri pazienti e, laddove scorrette, correggerle grazie all’ausilio di dispositivi tecnologici come un semplice smartphone, potrebbe garantire una migliore qualità delle cure e rafforzare sempre più il rapporto medico-paziente”.Il periodo di osservazione dello studio (“Demetra”) durerà 12 mesi e coinvolgerà circa 200 soggetti, di cui oltre 130 sono già stati arruolati nei due centri italiani (l’Istituto Auxologico Italiano Centro Ambulatoriale Obesità e il Policlinico di Bari Ospedale Giovanni XXIII). Lo studio, approvato dal ministero della Salute, ha come obiettivo quello di valutare la perdita di peso di quanti utilizzano DTxO, attraverso un miglioramento nel controllo e mantenimento ponderale, unito a quello della salute generale del paziente stesso. Un passaggio fondamentale nell’ambito del più ampio progetto che vede protagonisti Theras Lifetech, società italiana di ricerca e sviluppo in ambito biomedicale, e Advice Pharma Group, società specializzata nello sviluppo di software per la ricerca clinica. Il nuovo trattamento digitale sarà disponibile per i pazienti italiani non appena verranno confermati i risultati attesi dallo studio e verrà conferito il marchio CE dall’autorità competente.
“Si tratta di un primo esempio concreto del supporto e dell’impegno per la classe medica e per i pazienti che soffrono di obesità che Theras ha intrapreso nel suo percorso. La sostenibilità per noi è sempre stata un aspetto centrale della nostra visione e l’aspetto domiciliare di questo dispositivo medico – conclude Federico Ferrari, general manager di Theras Lifetech – permetterà al paziente una maggiore flessibilità e libertà e allo stesso tempo una riduzione dell’attuale sovraccarico del Sistema sanitario nazionale. Siamo convinti che questo rappresenti un passo fondamentale per rendere la tecnologia medica sempre più accessibile alle persone, offrendo a loro e alle loro famiglie un impatto positivo sulla qualità di vita”.