(di Tiziano Rapanà) La luna del successo vuole illuminare il bitter rosso di Campari. Il rosso della passione di chi vuol fare bene le cose e si infiamma nel suo personale tagadà emotivo di piaceri. I conti del gruppo Campari sono ottimi. La performance è più che solida. Questi mesi hanno confermato il buon lavoro, che porta risultati. Si chiudono così i primi nove mesi del gruppo con un utile prima delle imposte rettificato pari a 483,3 milioni di euro in crescita del 40,8%. Crescono le vendite nette, +27,3% (pari a 2.005,7 milioni). Da segnalare, a tal proposito, il “successo personale” di Aperol: le vendite sono aumentate del 31,4%. Il margine lordo è pari a €1.210,1 milioni, (equivalente al 60,3% delle vendite), in aumento del+25,9% a valore. L’EBIT (23,2% delle vendite nette) e l’EBITDA (26,5% delle vendite nette) si attestano rispettivamente a €466,1 milioni e €531,7 milioni. Bob Kunze-Concewitz (nella foto), l’a. d. del gruppo, esprime soddisfazione: “Nel complesso, la solida performance nelle nostre vendite è proseguita durante la stagione chiave estiva grazie alla dinamica molto positiva dei brand, alla continua forza del canale on-premise e alle condizioni meteorologiche favorevoli, nonché all’impatto iniziale degli aumenti di prezzo, che sono stati attuati con successo durante i nove mesi”. E ancora: “Guardando al resto del 2022, rimaniamo fiduciosi sulla dinamica positiva del business con la sovra performance dei nostri marchi chiave rispetto ai mercati di riferimento grazie alla forza dei brand. Dal punto di vista degli ordini di vendita, ci aspettiamo una normalizzazione del trend di crescita nell’ultimo trimestre che riflette il mix di vendita stagionale nonché le sfide a livello di supply chain in aree selezionate. Allo stesso tempo, la volatilità e l’incertezza persistono a causa della pandemia in corso, delle tensioni geopolitiche e dell’elevata pressione inflazionistica, quest’ultima mitigabile da incrementi di prezzo. Nel complesso, nonostante la diluizione della marginalità nel terzo trimestre dovuta all’atteso incremento dell’inflazione sul costo del venduto e al mix di vendite meno favorevole, confermiamo la nostra guidance di margine EBIT-rettificato stabile sulle vendite nette a livello organico nel 2022 su base annuale. Per quanto riguarda l’effetto cambio, ci aspettiamo che il contributo positivo trainato dal dollaro statunitense continui. Riguardo al medio periodo, rimaniamo fiduciosi nella forza dei nostri marchi, che ci consentono di prendere le opportune misure sui prezzi, per navigare attraverso le sfide attuali”. Non so voi, ma a me è venuta una gran sete. I cocktail non sono il mio forte. Ogni tanto, di rado, amo bere il Negroni con ghiaccio e scorza di arancia. Io vi consiglio di berlo, ogni qualvolta vi viene voglia di mangiare – e se non l’avete mai fatto, provatelo subito – un panino con salmone affumicato, avogado e un velo di squaquerone. Il panino, mi raccomando, che sia integrale.