Ha una buccia dal colore brillante che va dal rosso scuro all’amaranto, mentre la polpa può avere tonalità dal rosso vivo al rosso intenso. Frutto succoso dal sapore intenso, la ciliegia di Bracigliano vuole diventare Igp. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea di oggi la registrazione della domanda. Adesso, la procedura comunitaria prevede tre mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo, la ciliegia di Bracigliano sarà ufficialmente iscritta nel registro europeo delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette. La ciliegia di Bracigliano prende il nome dal comune dove è più diffusa, appunto Bracigliano, nella Valle dell’Irno in provincia di Salerno. Lì, la presenza del ciliegio come elemento che caratterizza l’agricoltura e l’economia del territorio è testimoniato da diverse fonti, tra cui atti notarili risalenti alla metà del 1500. A oggi, come ricorda Coldiretti Salerno, sono 420 le aziende agricole impegnate, in quattordici comuni tra le province di Salerno e Avellino, nella coltivazione e che operano su una superficie di 135 ettari per una produzione annua di circa 10mila quintali. Quello per l’Igp “è un processo che parte dal riconoscimento di una produzione locale, da una radicazione sul territorio che deve essere dimostrata attraverso la permanenza di quel prodotto”, spiega all’AGI il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano, sottolineando che “è un processo lungo che coinvolge imprese agricole che coltivano quel prodotto”. “Salerno – ricorda – negli ultimi quattro anni, ha avuto la fortuna e il riconoscimento di avere due denominazioni d’origine, l’ultima è la ciliegia. Due anni fa abbiamo avuto la rucola Igp della Piana del Sele”. Quanto all’area di produzione della ciliegia di Bracigliano, Tropiano spiega che si tratta di una zona “non pianeggiante ma montana, all’incrocio tra tre province, Napoli, Salerno e Avellino”. “La ciliegia – evidenzia – rappresenta uno sbocco commerciale di aziende che vivono ambienti difficilmente riconvertibili in altro”. “Dobbiamo continuare a lottare per la valorizzazione delle produzioni tipiche, distinguendo il prodotto”, rimarca Tropiano concludendo che “consumare ciliegia di Bracigliano Igp significa salvaguardare anche l’ambiente perché sui mercati arrivano ciliegie da Paesi molto lontani con un impatto ambientale elevato”.