
E’ stato pubblicato il rapporto intermedio di BB Biotech AG (nella foto, il ceo Erich Hunziker) al 30 giugno 2022. Il secondo trimestre del 2022 è stato caratterizzato da un difficile quadro macroeconomico e in particolare dal perdurare di un elevato livello di inflazione. La correzione dei mercati azionari, già iniziata nei primi mesi dell’anno, è proseguita anche tra aprile e giugno. I titoli biotecnologici, appartenenti al Nasdaq Biotech Index, hanno registrato una perdita del 9.8% in USD. A giugno si sono osservati i primi segnali di ripresa delle attività M&A, che hanno ridato slancio alla performance del settore a fine trimestre. Questi sviluppi possono essere valutati come un segnale che la pioggia di vendite sulle Borse è stata eccessiva e che il settore delle biotecnologie è attualmente sottovalutato. L’azione di BB Biotech ha archiviato il secondo trimestre con un rendimento complessivo del -12.5% in CHF e -10.9% in EUR. Il portafoglio ha invece espresso una performance del -8.6% in CHF, -6.7% in EUR e -11.7% in USD. Di conseguenza, la perdita netta per il secondo trimestre 2022 è stata di CHF 233 milioni, contro un utile netto di CHF 129 milioni nello stesso periodo del 2021. Nonostante il netto raffreddamento del sentiment sui mercati, le aziende in portafoglio hanno reso noto il raggiungimento di numerosi traguardi significativi, tra cui anche i risultati di studi clinici di prodotti in fase avanzata di sviluppo.
Le tematiche di natura macroeconomica sono rimaste al centro dell’attenzione mediatica anche nel secondo trimestre del 2022. La correzione dei mercati azionari ha colpito soprattutto le azioni «growth», pesando però anche sugli indici più ampi come lo S&P 500 che ha registrato il suo peggior primo semestre dal 1970. Le implicazioni geopolitiche ed economiche dell’invasione russa dell’Ucraina sono divenute più evidenti, soprattutto per quanto concerne l’approvvigionamento energetico e alimentare. La pandemia da SARS-CoV-2 ha registrato una recrudescenza. Le nuove sottovarianti del ceppo Omicron del virus SARS-CoV2, BA.4 e BA.5, si stanno diffondendo rapidamente in tutto il mondo, con un ennesimo aumento dei ricoveri ospedalieri, mentre per il momento i tassi di mortalità appaiono stabili. A nostro avviso, il COVID-19 è ben lungi dalla fine della sua fase pandemica e ricercatori, sistemi sanitari e agenzie governative dovranno mantenere elevata la propria soglia di attenzione.
Anche l’MSCI World Health Care Index, rimasto relativamente stabile nei primi tre mesi dell’anno, ha evidenziato un calo nel secondo trimestre. Nonostante i timidi segnali di resilienza a giugno, il rendimento totale dell’indice nel trimestre in rassegna è sceso del 7.1% in USD. Il settore delle biotecnologie ha accusato una pressione ribassista analoga, con il Nasdaq Biotechnology Index NBI in calo del -9.8% (in USD). Come abbiamo avuto modo di constatare in passato, le aziende biotecnologiche con prodotti commercializzati e aggiornamenti positivi dalle pipeline di sviluppo hanno espresso una tenuta migliore rispetto alle altre società. A consuntivo, tuttavia, anche nel secondo trimestre le attività di IPO e le allocazioni di capitale nel settore sono state pressoché nulle fino a quando a giugno si sono manifestati i primi segnali di ripresa delle transazioni M&A, che nell’ultimo mese hanno ridato slancio alla performance del settore. Nel complesso è attesa una crescita delle operazioni nel comparto biotech da parte delle grandi società farmaceutiche, sebbene perlopiù sotto forma di accordi di licenza e non di acquisizioni dirette. Le correzioni sui mercati delle biotecnologie e le condizioni di difficoltà di alcune aziende biotecnologiche potrebbero dare luogo a ulteriori acquisti opportunistici da parte di operatori di private equity durante il riassestamento del mercato nel periodo 2022-2023.
Nel secondo trimestre 2022, il rendimento totale dell’azione BB Biotech è stato pari a -12.5% in CHF e -10.9% in EUR. In linea con l’andamento dei benchmark, nonché grazie a un lieve apprezzamento dell’USD rispetto a CHF ed EUR, nei tre mesi in rassegna il rendimento totale del portafoglio è stato del -8.6% in CHF, -6.7% in EUR e -11.7% in USD. Di conseguenza, la perdita netta per il secondo trimestre 2022 è stata di CHF 233 milioni, contro un utile netto di CHF 129 milioni nello stesso periodo del 2021. Nella prima metà del 2022, il rendimento totale dell’azione di BB Biotech (incluso il dividendo di CHF 3.85 per azione) è stato del -22.4% in CHF e del -18.6% in EUR. Il rendimento totale del portafoglio è stato del -16.8% in CHF, -13.8% in EUR e -20.5% in USD, con una conseguente perdita netta di CHF 533 milioni rispetto a un utile netto di CHF 349 milioni nel primo semestre dello scorso anno.
Alla fine del secondo trimestre 2022 il livello d’investimento era pari al 113.2%, perlopiù analogo a quello della fine del primo trimestre e in linea con il range di riferimento del 95%–115%. La liquidazione della posizione in Radius Health a seguito dell’acquisizione di tale azienda da parte di due società di private equity, Gurnet Point Capital e Patient Square Capital, genererà nel terzo trimestre un afflusso di liquidità di circa USD 90 milioni su una base pro forma.
A giugno è stata inserita nel portafoglio una nuova azienda, Celldex Therapeutics, specializzata nello sviluppo di principi attivi per la terapia di patologie di tipo infiammatorio e allergico, profilandosi quindi come un’interessante integrazione nell’ambito delle malattie autoimmuni. È stata chiusa la posizione in Nektar Therapeutics, il cui preparato bempegaldesleukin (peg-IL2), sviluppato in combinazione con Opdivo, non ha evidenziato benefici clinici per il melanoma non resecabile o metastatico, il carcinoma a cellule renali o il cancro della vescica.
Nonostante l’attuale contesto borsistico difficoltoso, numerose società presenti in portafoglio hanno comunicato il raggiungimento di importanti traguardi. Ad esempio, Ionis e il suo partner AstraZeneca hanno diffuso dati intermedi positivi per lo studio di Fase III denominato NEURO-TTRansform su eplontersen nei pazienti con polineuropatia amiloide ereditaria mediata da transtiretina (ATTR-PN). La presentazione di una richiesta di autorizzazione entro fine anno appare realistica. Argenx ha annunciato dati positivi di Fase III per Vyvgart nei pazienti con trombocitopenia immune (ITP). Vyvgart, un frammento di un anticorpo umano IgG1, è già approvato per la terapia dei pazienti affetti da miastenia grave generalizzata. Vertex e il suo partner Crispr Therapeutics, entrambe attualmente incluse nel portafoglio di BB Biotech, hanno presentato dati aggiuntivi per la loro terapia cellulare autologa con editing genetico (exagamglogene autotemcel, exa-cel) nei pazienti affetti da beta talassemia trasfusione-dipendente o da anemia falciforme grave. Moderna ha dimostrato che il suo vaccino a mRNA, denominato MRNA1273.214 e utilizzato come booster bivalente, ha conseguito una potente risposta anticorpale neutralizzante contro le nuove sub-varianti BA.4 e BA.5 del ceppo Omicron.
Oltre agli esiti di questi studi clinici in fase avanzata, nel secondo trimestre sono stati pubblicati numerosi risultati clinici di trial in fase più precoce. Tra questi si sono distinti Zetomipzomib di Kezar Life Sciences per il trattamento della nefrite lupica, SAGE-718 di Sage Therapeutics per la malattia di Alzheimer e Bepirovirsen di Ionis/GSK per l’epatite B cronica. Per questi e per altri prodotti in pipeline è atteso nel corso dei prossimi trimestri l’avvio di studi rilevanti ai fini della registrazione.
I parametri relativi ai lanci di prodotti rimangono di notevole importanza per BB Biotech, in quanto fungono da fattore predittivo per i ricavi e gli utili attesi delle aziende. Il team d’investimento sta monitorando con attenzione il lancio globale da parte di Argenx del farmaco Vyvgart, specifico per la miastenia grave generalizzata, che finora ha superato le aspettative degli analisti di Borsa. Intra-Cellular Therapies ha diffuso solidi dati di vendita nel primo trimestre per Caplyta, approvato per la depressione bipolare a fine 2021. Moderna ha comunicato dati positivi per le vendite di Spikevax (USD 6.1 miliardi), indicando una previsione di fatturato in calo nel secondo trimestre, ma riconfermando al contempo la proiezione di USD 21 miliardi (esclusi gli ordini del governo statunitense per i booster nell’autunno 2022) per l’intero esercizio 2022. Le dinamiche delle proiezioni di vendita per il vaccino contro il COVID-19 permangono fluide, di pari passo con il possibile avvento di nuovi ceppi e alla luce di un ampio ventaglio di potenziali scenari di nuove ordinazioni nel prosieguo dell’anno da parte di numerosi Paesi.