La vaccinazione antinfluenzale nella popolazione over 65 potrebbe essere associata a un rischio ridotto di sviluppare disturbi di demenza, in particolare la malattia di Alzheimer. Questa interessante correlazione emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, condotto dagli scienziati dell’Università del Texas a Houston, che hanno considerato i dati di un campione di circa due milioni di persone. In particolare, gli esperti, guidati da Avram Bukhbinder, hanno valutato due coorti di 935.887 persone ciascuna. Uno dei due gruppi aveva ricevuto il vaccino antinfluenzale, mentre gli altri non erano stati sottoposti a inoculazione. I pazienti, seguiti per un periodo di sei anni, avevano minimo 65 anni al momento dell’inizio dell’indagine e non erano associati ad alcuna forma di demenza. I ricercatori hanno considerato anche dati demografici di base, regime farmaceutico abituale e storia clinica.Durante il periodo di interesse, il 5,1 per cento dei soggetti vaccinati contro l’influenza ha ricevuto una diagnosi per la malattia di Alzheimer, contro l’8,5 per cento del resto del campione. Sulla base dei dati raccolti, gli scienziati hanno scoperto che la vaccinazione antinfluenzale per le persone di età pari o superiore a 65 anni sembrava associata a una diminuzione del 40 per cento di sviluppare il morbo di Alzheimer. Gli esperti sottolineano che sarà necessario chiarire i meccanismi alla base di questo effetto e valutare la possibilità che la vaccinazione contro l’influenza possa influire anche sul tasso di progressione della malattia.