“Volo conoscere questo paese che tiene tanta cose belle a vedere”, sarebbero queste le parole del grande Leonardo da Vinci espresse nei confronti della città di Sulmona e riportate su un documento tornato al centro di accesi dibattiti proprio nel mese in cui la ridente cittadina, patria del poeta latino Ovidio, si appresta a rivivere gli antichi festa della Giostra Cavalleresca, evento storico di rilevante importanza per due anni fermo a causa della Pandemia, che si svolgerà il 30 e 31 luglio in tutta la sua magnificenza. Ma a cosa si deve la relazione tra il genio italiano e Sulmona? Secondo quanto riferisce Fabio Valerio Maiorano, storico della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, rispetto ad uno studio già condotto nel tempo, l’illustre personaggio sarebbe giunto a Sulmona nel 1501 proprio durante una delle storiche fiere d’Italia che si teneva nel corso della Giostra, in compagnia di messere Paolo Trivulzio, mercante milanese che era solito acquistare delle coperte di lana nella città (celebre per le sue lavorazioni di lana e seta). Il ritrovamento del documento, unitamente ad alcuni disegni presenti nella Royal Library del Castello di Windsor nei quali si ravvisa Sulmona sotto un temporale e il profilo del Gran Sasso, attesterebbe la permanenza dei due ed i motivi del viaggio “sospetto”. Il coinvolgimento di Leonardo era stato chiesto, infatti, dallo stesso Trivulzio con l’idea di realizzare bozzetti e trame per la creazione di coperte da esportare poi in Lombardia. In realtà le capacità intellettive dell’artista gli permisero di ammirare l’efficacia dei telai che le riproducevano e di crearne conseguentemente dei propri. Da quel momento Trivulzio non mise più piede a Sulmona e Milano iniziò una sua personale produzione di coperte. Il genio di Leonardo potrebbe essere considerato, quindi, uno dei primi casi di “spionaggio industriale” della storia? Questo uno degli argomenti esposti nel corso della presentazione del ritorno della Giostra Cavalleresca di Sulmona, attesissimo evento che richiama ogni anno migliaia di visitatori da ogni parte del mondo. Un corteo composto da centinaia di figuranti in costume pregiato e finemente lavorato a mano, la fedele riproduzione dell’antico torneo e la bellezza del territorio rendono la Giostra Cavalleresca di Sulmona una tradizione di forte richiamo turistico anche oltre i confini abruzzesi.