Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura in Europa 4 delle 10 popolazioni di orso bruno sono considerate in pericolo critico. Lacci, avvelenamenti e bracconaggio sono minacce sempre presenti, e gli orsi che entrano nei paesi in cerca di cibo facile da cassonetti della spazzatura, apiari, frutteti e pollai delle aziende agricole possono innescare conflitti. Per questo la Commissione europea finanzia il programma Life Bear Smart Corridors con l’obiettivo di favorire l’espansione della popolazione di orso bruno marsicano in Italia centrale e di orso bruno in Grecia attraverso lo sviluppo di ‘corridoi di coesistenza’, dove le comunità locali potranno imparare a vivere in armonia con questa specie. Questi corridoi collegheranno i parchi nazionali permettendo agli orsi di espandere il loro raggio d’azione verso nuove aree. Il programma è ufficialmente iniziato a marzo, è coordinato da Rewilding Europe e vede impegnati 12 partner dall’Italia e dalla Grecia. Coprendo 22 siti Natura 2000 in Appennino centrale e altri 6 in Grecia, i ‘corridoi a prova d’orso’ daranno ai plantigradi lo spazio di cui hanno bisogno per creare popolazioni geneticamente diverse e autosufficienti, fornendo allo stesso tempo benefici a molte altre specie. Il progetto si basa anche sui buoni risultati raggiunti dalla realizzazione delle Bear Smart Community nell’area rewilding dell’Appennino centrale. Le Bear Smart Community o Comunità a Misura d’Orso, incoraggiano la cooperazione tra le comunità locali, le aziende e gli individui per prevenire i conflitti tra gli orsi e gli esseri umani e favorire la pacifica convivenza nei territori vitali per entrambi. Rimuovendo qualsiasi fonte potenziale che potrebbe attirare gli orsi nelle aree urbane e sviluppando modi per le comunità di beneficiare di questa specie emblematica nella loro regione, le persone che vivono qui diventeranno ambasciatori della natura selvaggia della zona. Allo stesso tempo vengono sostenute le imprese basate sulla natura nelle aree dei corridoi e nelle loro vicinanze, aumentando la consapevolezza tra le comunità locali e le persone che visitano la zona. La strategia alla base del concetto delle Bear Smart Community ha tre elementi: costruire conoscenza sugli orsi attraverso educazione e crescente consapevolezza; mettere in campo misure di mitigazione per proteggere animali domestici e proprietà e incoraggiare la ricerca di cibo da parte degli orsi lontano dai centri abitati; sviluppare imprese che creano un’immagine positiva per gli orsi e aiutano a spostare coerentemente la percezione del pubblico. Durante i cinque anni dell’iniziativa, il LIFE Bear-Smart Corridors rappresenterà un esempio di migliore pratica per la coesistenza uomo-orso, con lo scopo finale di ‘spianare la strada’ al concetto di Bear-Smart Community in tutta Europa. Recenti ricerche hanno identificato connessioni critiche di habitat idonei che potrebbero congiungere fino a 300 mila ettari di aree protette, consentendo una maggiore mobilità della popolazione. “Nel lungo periodo la conservazione della specie è determinata soprattutto nelle zone fuori dall’area rifugio della popolazione esistente, dove ci sono habitat altamente idonei connessi da corridoi ecologici. In questo modo potrebbero stabilirsi nuovi animali riproduttivi, sostenendo una popolazione più ampia”, spiega Antonio Di Croce, direttore della Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio. L’area rifugio per l’orso bruno marsicano a rischio critico di estinzione è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove la popolazione è stata stimata tra 47 e 61 individui nel 2014 attraverso un campionamento genetico. Il parco, ampiamente montuoso e boscoso, ha ormai raggiunto la sua completa capacità di carico, quindi la crescita della popolazione può avvenire soltanto attraverso l’espansione dell’areale. Gli orsi bruni marsicani hanno un vasto territorio che raggiunge i 300 chilometri quadrati. “Sappiamo che il futuro dell’orso bruno marsicano è connesso con la sua capacità di espandere il proprio areale di distribuzione e colonizzare nuovi territori. La ricerca scientifica ci dice che gli Appennini sono ricchi di aree ecologicamente idonee in grado di ospitare una popolazione vitale di circa 200 orsi”, dice Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nelle aree periferiche del parco i numeri degli orsi sono bassi, riferiti a pochi maschi erranti e sporadicamente femmine riproduttive, sottolineando quanto siano importanti i corridoi per la sopravvivenza futura della sottospecie. Per altre aree in Appennino centrale, come il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la presenza degli orsi marsicani è recente, con avvistamenti registrati a partire dal novembre 2019. “È precisamente per questa ragione che le azioni del LIFE Bear-Smart Corridors, volte a ridurre i rischi e le minacce per questa specie attraverso misure immediate, sono così cruciali in questo momento- aggiunge Alfonso Calzolaio, Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga- Questo ci consente di anticipare tensioni e conflitti e cominciare con il piede giusto un nuovo rapporto di convivenza tra orsi e comunità locali”. Con il nuovo finanziamento europeo, Rewilding Europe e tutti i partner coinvolti potranno supportare la crescita delle popolazioni di orso in Europa preparando le comunità al loro arrivo e prevenendo i conflitti prima che si manifestino. “Il coinvolgimento e contributo delle comunità locali e dei portatori di interesse sono decisivi per ogni fase dell’iniziativa e va oltre la sua conclusione- spiega Tasos Hovardas di Callisto- LIFE Bear-Smart Corridors ha la finalità di coinvolgere le comunità locali per creare Bear-Smart Community nelle due aree greche di Trikala-Meteora e Amyntaio. I portatori di interesse locali saranno approcciati attraverso uno studio qualitativo e quantitativo per delineare le principali sfide alla convivenza uomo-orso. Questi spunti saranno poi analizzati ed elaborati per costituire le Bear-Smart Community”.