Per quanto riguarda il comparto turistico, il 2021 per Bergamo e Provincia si chiude nettamente in positivo, con i valori si avvicinano sempre più ai livelli pre-covid: a fine 2021 gli arrivi coprono il 60% dei numeri raggiunti nel 2019 e le presenze il 67%. Un’altra nota piacevole è la crescita di presenze da oltreconfine rispetto al 2020 (da 31,8 a 33,8%, su tutti tedeschi, francesi e romeni). Dopo il picco dei mesi estivi, il 2021 si è chiuso con una lenta e fisiologica decrescita nei mesi autunnali sia per gli arrivi che per le presenze. Dicembre 2021 ha chiuso, però, di poco sotto ai valori registrati nel gennaio del 2020, prima dello scoppio della crisi sanitaria, a dimostrazione di come la ripresa sia divenuta significativa. Come per il 2020 il peso del turismo domestico è molto più elevato rispetto a quello straniero, circa il doppio: l’analisi del trend sia di arrivi che di presenze evidenzia come la parte preponderante del turismo registrato nel 2021 sia infatti italiano, ma un importante incremento del turismo internazionale si registra durante il periodo estivo e rimane tutto sommato costante anche nei mesi successivi. Gli arrivi di italiani sono pari al 66,2% del totale e le presenze il 67,9%. Interessante sottolineare la crescita degli stranieri di 2 punti percentuali negli arrivi e di 4 nelle presenze. Stabile per gli italiani la durata media del soggiorno (2,2 giorni sia nel 2020 che nel 2021) mentre sale leggermente quella degli stranieri (1,8 vs 2,1). Rispetto al 2020 in tutte le aree della provincia si registra un saldo positivo sia di arrivi che di presenze. Relativamente agli arrivi i numeri migliori in termini percentuali li registrano i territori dell’Alto Sebino, Bergamo città e Grande Bergamo, Valcavallina e Valle Imagna. Anche per le presenze sono gli stessi territori ad ottenere le performance migliori con l’aggiunta del Basso Sebino che addirittura supera le prestazioni del 2019. Per quanto riguarda l’anno in corso invece, grande il successo della Pasqua 2022: analizzando i tre giorni a cavallo della festività (dal venerdì Santo alla domenica) si registra un tasso di occupazione nettamente superiore rispetto al 2021 (+68,2% di camere occupate) ma anche rispetto al 2019 (+18,6%). Il Lago di Endine risulta essere il punto di interesse più visitato, seguito dalla Val di Scalve e da Città Alta. Si continua, quindi, a guardare al futuro con ottimismo. I dati delle prenotazioni per il periodo estivo, infatti, fanno ben sperare: ad oggi il 18,9% delle camere disponibili risulta già prenotato per il periodo estivo dal mese di aprile. Era il 4,9% nel 2021 e il 18,6% nel 2019. Le prenotazioni last minute, esplose nel 2021, tornano ad assestarsi sui lavori prepandemici (36% nel 2019 e 36,9% nel 2022).