Nel primo trimestre 2022 l’indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, l’associazione delle imprese del settore, segna un leggero calo (-3%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2021. In valore assoluto l’indice si è attestato a 164 (base 100 nel 2015). Sul risultato, informa una nota, ha pesato la riduzione della raccolta ordini sul mercato interno, crescono invece gli ordinativi dall’estero. In particolare, sul fronte estero, le commesse raccolte sono cresciute del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’indice degli ordini raccolti sul mercato interno ha invece registrato un calo del 15,9%.
Barbara Colombo, nella foto, presidente Ucimu, ha affermato: “L’attività sui mercati esteri è per i costruttori italiani indispensabile, occorre potenziare la nostra iniziativa oltreconfine. Sul fronte interno il rallentamento è dovuto a due ragioni: da un lato, si confronta con il risultato del primo trimestre 2021, decisamente positivo; dall’altro, può essere frutto dell’anticipo delle decisioni di acquisto nell’ultimo trimestre, per godere degli incentivi 4.0 le cui aliquote per il 2021 erano superiori a quelle del 2022″.
“Tra i costruttori – aggiunge – comincia a serpeggiare una certa preoccupazione relativa a un possibile raffreddamento della propensione ad investire per l’incertezza portata dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il conflitto sta già causando pesanti danni all’attività produttiva delle nostre imprese che devono allungare i tempi di consegna dei macchinari in attesa di ricevere a loro volta approvvigionamenti di componenti quali nichel, acciaio e ghisa”.