Il Consiglio regionale della Sardegna porterà avanti tutte le azioni necessarie per scongiurare le annunciate chiusure di 17 filiali del Banco di Sardegna in altrettanti paesi dell’isola. L’hanno assicurato i capigruppo e il presidente Michele Pais stamane durante un incontro a Cagliari con una delegazione dell’Anci regionale e dei sindacati, che hanno sollecitato lo stop ai tagli e l’apertura di un tavolo tecnico con Regione, Banco di Sardegna e Fondazione di Sardegna.
Alla riunione nell’aula consiliare, presente il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, hanno partecipato anche gli assessori al Bilancio, Giuseppe Fasolino, e agli Enti locali, Quirico Sanna. Gli esponenti della Giunta regionale hanno ribadito che il primo obiettivo è evitare il ridimensionamento e hanno annunciato l’intenzione del presidente Christian Solinas di aprire un tavolo tecnico per sensibilizzare i vertici del Banco di Sardegna sul ruolo sociale che l’istituto di credito deve svolgere nell’isola. Il 22 marzo scorso il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno contro il taglio delle filiali. All’incontro di questa mattina erano presenti anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e i sindaci e le sindache di: Abbasanta, Anela, Bultei, Cargeghe, Gesico, Guamaggiore, Mara, Nughedu San Nicolò, Nurachi, Oniferi, Putifigari, Ruinas, Siddi, Silius, Sini, Tramatza, Turri.
Antonio Cappai, primo cittadino di Guamaggiore, ha preannunciato che se il Banco di Sardegna non dovesse recedere dalla decisione di chiudere le 17 filiali inviterà i suoi concittadini a trasferire i conti e ha suggerito alla Regione a fare altrettanto coi miliardi del Bilancio regionale.
“Nel mio Comune chiudono le scuole”, ha lamentato il sindaco di Putifigari, Giacomo Contini. “Ci stanno togliendo la caserma, facciamo fatica ad avere l’assistenza sanitaria e adesso, mancando il parroco, ci razionano pure la messa”.