Presentati gli elementi chiave del Piano industriale della Banca agricola popolare di Ragusa per il triennio 2022-2024, in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 30 aprile. E’ Saverio Continella, nella foto, direttore generale della Bapr a presentare il piano definendolo una “operazione innovativa; per la prima volta in Italia, c’è la presenza contemporanea di strumenti complessi come il buy back, l’Opa parziale e la distribuzione di riserve straordinarie. Soluzioni elaborate affiancati da advisor di assoluta eccellenza come Rothschild per aspetti finanziari, Bird&Bird per gli aspetti legali e Oliver Wyman per la parte strategica”. Una operazione da 60 milioni di euro che ha ottenuto le autorizzazioni di vigilanza prudenziale preventive. Il dg della Bapr ha spiegato gli obiettivi del piano che “traguarda il futuro e dà risposta alle problematiche emerse nel recente passato”. Tra gli obiettivi, la valorizzazione della clientela “su cui si fonda lo sviluppo aziendale, rafforzando spirito appartenenza”. E uno dei problemi del ‘recente passato’ è la situazione che riguarda i piccoli risparmiatori, con una parte dei quali la banca ha contenziosi aperti e una inchiesta avviata dalla procura di Ragusa le cui indagini non si sono ancora concluse. Continella ha spiegato gli strumenti che la Banca Agricola intende mettere in campo. “Il nuovo piano industriale cerca di dare una risposta, nel rispetto delle regole di mercato, alle esigenze degli azionisti che non intendessero più continuare il percorso con l’azienda nei limiti di ciò che è possibile fare e dall’altro tende a premiare in modo importante chi invece intenda restare socio della banca”. Due le operazioni integrate, ‘Back to bank’ e ‘Lynpha’. “Nel piano di impresa l’obiettivo è innalzare la redditività dal 4 per cento al 7 per cento, definire utili netti per circa 50 milioni, mantenere la patrimonializzazione completando il derisking, oggi già ridotto del 80 per cento. Un Back to bank, un ritorno al ‘fare banca’ con il cliente al centro dei processi e un incremento e rinforzo delle capacità professionali del personale dipendente”. L’operazione Lynpha e dei 60 milioni di euro, è stata sinteticamente spiegata in questo modo: “Sarà simmetrica e bilanciata, da 60 milioni di euro, cioé oltre 10 per cento della patrimonializzazione della banca. Trenta milioni, nel rispetto delle regole di mercato, saranno destinati a dare risposta a chi non vuole proseguire il percorso come socio di con Banca agricola”. Di questi trenta milioni, “15 saranno destinati al buy back – al riacquisto delle azioni – che passa dal mercato, e a una ulteriore operazione con un’opa proporzionale volontaria parziale. Questa seconda operazione che nella progettualità avrà durata leggermente successiva alla fine del buy back – spiega Saverio Continella – potrà servire anche da rete di protezione per chi non dovesse trovare soddisfazione sul mercato Hi-mtf” che è mercato per la negoziazione di strumenti finanziari.
La somma riuscirà a coprire i contenziosi con i piccoli risparmiatori? “Rispetto ai contenziosi in atto che non sono molti – risponde ad AGI, Continella – e questa somma sarebbe abbondantemente capiente, noi stiamo presentando il piano. Ognuno poi farà la scelta che vorrà. La Banca dà segnale di apertura importante nei confronti di tutti. Il nostro auspicio è anche che chi magari ha un’idea, possa modificarla sulla scorta delle prospettive che abbiamo illustrato. Se così non fosse, nei limiti del rispetto delle regole di mercato potrà trovare risposta trasparente ed equanime, sgombrando il campo da interpretazioni non fondate”. Chiuso il discorso con i soci che volessero lasciare la compagine, gli altri trenta milioni saranno invece destinati a chi voglia restare socio della banca. “La proposta si articola nella attribuzione di dividendi straordinari (10 milioni l’anno per tre anni) che si sommeranno ai dividendi che l’azienda produrrà in attività ordinaria”. I numeri riportati dal Dg di Banca Agricola per l’anno in corso sono i seguenti: “Il dividendo ordinario del 2021 con pagamento nel 2022 sarà proposto in pagamento ad ottobre. Ai soci che saranno rimasti in azienda, se l’assemblea approverà il piano, si ripartiranno un monte dividendi di quasi 20 milioni; i 10 straordinari oltre ai quasi 10 frutto dell’utile netto del 2021”.
Non è mancato uno sguardo al triennio appena trascorso in termini di raggiungimento degli obiettivi: razionalizzato la presenza territoriale, specializzato il modello di servizi, avviato il processo di rafforzamento della struttura manageriale della banca e avviato il ricambio generazionale. Per i numeri, è migliorata la redditività dell’azienda, ridotto dell’80 per cento aggregato delle sofferenze che la banca aveva accumulato nel passato. “Un utile netto di oltre 12 milioni di euro – conclude Saverio Continella – dato più importante della banca negli ultimi 10 anni, conseguito dopo avere erogato nel territori oltre 400 milioni di euro nel 2021, con una redditività adjusted del 4,4 per cento e una solidità patrimoniale inequivoca del 26,3 per cento, una amplissima liquidità per oltre il 300 per cento e un rapporto dei crediti non performanti netti rispetto agli impieghi del 4,3 per cento. Dati importanti che ci hanno permesso di lavorare agli obiettivi del nuovo piano di impresa”.