
In sette spiagge della Città metropolitana di Cagliari, nel sud della Sardegna, si sperimenta il primo sistema di Internet delle cose (IoT) e d’intelligenza artificiale in Europa che consentirà all’amministrazione di monitorare i parametri ambientali e ai bagnanti di sapere di volta in volta quanto sono affollate. L’app dedicata sarà disponibile da maggio.
‘Playa Libre’ è un progetto sperimentale, finanziato con risorse del Patto per lo sviluppo, e curato da Hedya srl, società d’ingegneria specializzata nel settore IoT. Sono già operative sette stazioni sulle spiagge di Cala Mosca, Poetto prima fermata all’altezza del Windsurfing Club, Margine Rosso, Kal’e Moru, Solanas, Nora e Cala d’Ostia. Altre quattro saranno installate a breve alla quarta fermata del Poetto, alla Maddalena spiaggia (Capoterra), Mari Pintau e Cann’e Sisa. Ogni stazione a terra è dotata di pannello fotovoltaico, fotocamera e di un rete di sensori che rilevano temperatura e umidità dell’aria, direzione e intensità del vento, intensità dei raggi ultravioletti, fotocamera e lo stato di occupazione della spiaggia. La gestione e il controllo dei parametri avviene con una piattaforma web del gestore del servizio. In futuro il sistema potrà essere potenziato con ‘smart boe’ per rilevare le condizioni dell’acqua.
I dati raccolti consentiranno alle amministrazioni pubbliche di pianificare interventi a tutela delle spiagge, per la raccolta dei rifiuti e l’eventuale ripristino dei litorali in caso di mareggiate. Sull’app ‘Playa libre’ turisti e locali potranno, invece, scegliere le località meno affollate, col duplice vantaggio di contenere il carico antropico e di un maggiore distanziamento interpersonale.
“Faremo una prima verifica per valutare l’efficacia del progetto”, anticipa il consigliere metropolitano delegato alla Mobilità, Antonello Floris, “e poi potremo potenziare il sistema con applicativi per il monitoraggio della presenza di posidonia, di avanzamento della battigia, del profilo delle dune e per la pianificazione di altri interventi. L’intento è estendere l’installazione delle stazioni a tutte le spiagge della Città metropolitana”.