Eccoci in un altro angolo di paradiso nascosto, dove la natura si fonde con la storia in un abbraccio indissolubile: Carpinone. Siamo nel cuore del Molise, in provincia di Isernia, un luogo che, con i suoi appena 1.004 abitanti, e un’altitudine media di 636 metri sul livello del mare, è un vero e proprio gioiello incastonato tra monti e corsi d’acqua. Il suo nome, si narra, derivi dal fiume Carpino che lo costeggia o, forse, dalla pianta di carpino, e già questo ci racconta di un legame profondo con l’ambiente circostante. La storia di Carpinone affonda le radici ben prima di quanto si possa immaginare. Fondato nell’VIII secolo dai Longobardi, fu poi incluso nel ducato di Bojano. Un documento dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, tuttavia, fa risalire la sua fondazione al 982, con un castello già all’epoca sotto il potere dell’abate Giovanni di San Vincenzo. Nel corso dei secoli, il borgo fu teatro di contese e passaggi di mano, dai conti di Molise ai Pandone, fino alle famiglie Ceva Grimaldi e De Riso. Il Castello Caldora, imponente e suggestivo, è testimone di queste vicende, un fortilizio che, nonostante i danni subiti da terremoti nel 1456 e nel 1805, conserva ancora la sua maestosità, dominando il paese e proiettandoci in un passato di cavalieri e signori. Nonostante le sue dimensioni contenute, Carpinone è un vero e proprio scrigno di attrazioni, soprattutto per gli amanti della natura e della storia. Il Castello Caldora, con le sue cinque torri e affacciato sul burrone del fiume Carpino, è senza dubbio il simbolo del borgo. Le Chiese di Santa Maria Assunta e di Santa Maria di Loreto meritano una visita per il loro valore storico e artistico. Ma il vero fiore all’occhiello di Carpinone sono le sue cascate. Quelle del fiume Carpino, con i loro salti imponenti, sono uno spettacolo della natura che ha reso celebre il borgo, tanto da essere descritte dal FAI come uno degli scenari più interessanti del Molise. Di recente, in località San Marco, è stata scoperta una terza cascata, la Cascata Paradiso o Schioppo di San Marco, che aggiunge un ulteriore tassello a questo patrimonio naturalistico. Sentieri ben segnalati permettono di raggiungere queste meraviglie, immersi in una natura rigogliosa e incontaminata.
Come sempre spazio alla sosta gastronomica. Qui siamo nel cuore della tradizione molisana, e la gastronomia non delude le aspettative. Immaginate salumi e formaggi tipici che inebriano i sensi, e piatti che raccontano la storia di una terra genuina. Tra questi, spiccano le “Taccozze e fagioli”, una pasta lavorata a mano di forma romboidale, un vero e proprio simbolo della cucina locale che affonda le sue radici nella tradizione. Le trattorie e gli agriturismi del luogo sapranno accogliervi con la loro ospitalità e i sapori autentici di una cucina fatta di ingredienti semplici e di qualità. Arrivare a Carpinone è facile e suggestivo. Dalla vicina Isernia, si raggiunge in pochi minuti d’auto, percorrendo una strada che regala panorami mozzafiato. Se preferite i mezzi pubblici, ci sono autobus che collegano Carpinone a Isernia in circa 17 minuti. Il periodo migliore per una visita è la primavera o l’autunno, quando il clima mite esalta la bellezza del paesaggio e permette di godere appieno delle escursioni e delle passeggiate tra le cascate. Carpinone saprà regalarvi un’esperienza autentica, un tuffo nella storia e nella natura più selvaggia e affascinante del Molise.